ARTE E ARCHITETTURA
Palazzo Reale: i muri sonori di Bios Vincent
In mostra le opere dell'artista trapanese: un coinvolgente percorso di impatto artistico ed emozionale ospitato dalla storica cornice di Palazzo dei Normanni
La cornice storica di Palazzo dei Normanni diventa sede di un percorso d’arte moderna dal forte impatto visivo ed emozionale: è la mostra Il muro ha un suono, personale del pittore trapanese Bios Vincent a cura di Martina Cavallarin. Venerdì 13 gennaio alle ore 19, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione nelle Sale Duca di Montalto. Per l’occasione è stata organizzata un'inedita performance dell’artista, che introduce alla visione delle opere attraverso un’esibizione dal forte impatto emotivo. L'esposizione rimarrà aperta da sabato 14 gennaio a venerdì 3 febbraio.
La mostra sceglie di snodarsi attraverso un percorso che parte dal piano inferiore del Palazzo Reale: il visitatore viene accolto da alcuni video di atti performativi dell'artista, per poi proseguire fino alla sala centrale del piano superiore ed essere avvolto dall’installazione di oltre quaranta lavori di grandi dimensioni, che puntano sulle forti cromie e culminano nella grande parete di fondo interamente ricoperta da un’opera di importante impatto emozionale.
L’attività di Bios guarda all’indagine artistica e alle tematiche dell’esistenza e dell’eco-sostenibilità, risultando indissolubilmente legata ai concetti di giustizia, verità e coscienza. La sua particolare tecnica artistica trova il supporto fisico e concettuale in pannelli termoacustici in polietilene estruso ed unisce i materiali più diversi: plastica, tessuti, cemento, oggetti di ricicl; il tutto in bilico tra la pittura e l’installazione. Risultano di particolare impatto i pannelli cosparsi di cemento o lasciati a vivo, perforati da proiettili di vario calibro, o le installazioni a parete con numeri, parole, lettere e altri segni violati da colpi ben assestati d'arma da fuoco.
«Quelli di Vincent sono i muri della vita che raccontano la storia degli uomini che l’hanno vissuta. - ha dichiarato l’architetto Michele Premoli Silva, che ha realizzato il progetto espositivo - Muri che, come quelli delle case nei luoghi di combattimento o di conflitto, segnati dalle raffiche dei proiettili che vi hanno inciso il loro alfabeto, restano lì a ricordare che tra quel muro e chi sparava probabilmente sono state interrotte delle vite».
“Il muro ha un suono” sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 17.40, domenica e festivi dalle 8.30 alle 13 (la biglietteria chiude un’ora prima); il biglietto ha un costo di 3 euro. L'esposizione è patrocinata dalla Regione Sicilia, dall’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Fondazione Federico II.
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