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Itinerari subacquei: alla scoperta dei tesori sommersi

La Sicilia ci regala numerosi itinerari di archeologia subacquea, creati grazie al lavoro della Soprintendenza del Mare. Da Pantelleria a Noto, alcuni fra i più importanti siti

  • 18 agosto 2016

I fondali siciliani negli ultimi anni ci stanno regalando nuove scoperte e testimonianze di un mondo antico tanto quanto la nostra terra, e, grazie al lavoro della Soprintendenza del Mare, anche i non esperti possono percorrere itinerari subacquei tra i più prestigiosi del mondo.

Tra i siti di maggior rilievo a Pantelleria, nelle località di Cala Gadir e Cala Tramontana - dove è installato un sistema di videocontrollo che permette l'osservazione dei reperti direttamente sul web - è possibile osservare anfore e monete puniche e greco-italiche, mentre a Cala Minnola, a Levanzo, si può visitare un relitto di cui è visibile un ceppo d'ancora in piombo.

E ancora Ustica, con un itinerario in cui sono state inserite delle guide subacquee plastificate, il percorso virtuale nel fondale di Favignana, nelle Isole Egadi, e ultimi ma non per importanza, Noto, con il suo gruppo di anfore vinarie risalenti al IV secolo a.C., e Acitrezza.
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