ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

Il Pettegolo: Giulio Andreotti, portafortuna degli italiani

Giulio Andreotti, tra il '76 e il '78, fu il protagonista delle pagine de "Il Pettegolo", giornale di umorismo che in quegli anni impazza in Sicilia e a Palermo in particolare

Balarm
La redazione
  • 7 maggio 2013

Dal luglio 1976 al marzo 1978 Giulio Andreotti presiede il trentatreesimo governo della Repubblica Italiana, il primo della VII legislatura, ed il Terzo a sua guida. Protagonista della storia d’Italia e di alcune copertine del Pettegolo, il giornale di umorismo che in quegli anni impazza in Sicilia e a Palermo in particolare.

Animatori ne sono Toti Piscopo ed Angelo Butera che, con goliardica professionalità, rappresentano brandelli di storia italiana di quegli anni con tanta ironia ed una satira pungente. Sono gli anni dello scandalo Lockeed, delle dimissioni del Presidente Leone. Di una classe politica, allora come ora, protagonista di ruberie.

Il Pettegolo racconta e mette in piazza fatti e misfatti, mette gli uomini politici in berlina. Giulio Andreotti è tra questi. È il novembre 1976 e lo statista, misterioso come Giano bifronte, viene rappresentato dall’ironica matita dell’indimenticato Gianni Li Muli, come il portafortuna degli italiani, delineando un viso austero e benevolo, accentuando la gobba ed una mano sinistra che esorcizza la sfortuna con il tradizionale segno delle corna.

Ed Andreotti è ancora protagonista nell’aprile 1977 quando Gianni Li Muli lo rappresenta con i panni di Turiddu, che riceve da Carmela la maledizione “A te la malapasqua”. Un’ironia sottile e garbata, quella di Gianni Li Muli che da Andreotti ha ricevuto apprezzamenti per le sue opere, dedicando le sue satiro grafie contribuendo ad esaltare, al pari di umoristi, attori ed artisti, l’immagine del Divo Giulio.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

LE FOTO PIÙ VISTE