ARTE E ARCHITETTURA
Il pelo del gatto nei colori Pantone: l'idea di un giovane designer palermitano
Accostare il pelo di diverse razze di gatti ai colori Pantone: una palette di dieci tonalità nate dall'idea stravagante del giovane visual designer palermitano Alessio D'Amico
Alessio D'Amico, nato a Villafrati in provincia di Palermo, è un visual designer di 28 anni che nel giro di pochi anni dopo la laurea in "Graphic design e comunicazione d'impresa" all'Accademia di Belle Arti di Palermo e un master in "Visual communication focused on New Media" (in cui era l'unico italiano presente) a Firenze, assume un ruolo come visual designer presso la startup Viralize.
Per il suo ultimo progetto, D'Amico si è basato sul sistema Pantone, messo a punto negli anni cinquanta per poter classificare i colori e tradurli nel sistema di stampa a quadricromia CMYK semplicemente grazie a un codice, che permette di avere la stessa resa su ogni superfice.
L'idea è stata quella di associare il pelo del gatto ai colori del sistema in questione: un originale progetto che dimostra quanto sia stravagante e creativo il giovane designer siciliano, che ha creato colori unici per tonalità bizzarre.
«I colori che sono sullo sfondo sono campionati dal pelo stesso - spiega Alessio D'Amico - ma c'è ovviamente l'equivalente del sistema di identificazione Pantone».
Per la catalogazione dei colori ha utilizzato un programma di modellazione 3D creando ombre legate al tipo di pelo differente diverso da razza a razza: un lavoro di un paio di settimane che lo vedrà impegnato in futuro anche nella realizzazione di un progetto legato al pelo dei cani.
L'arte digitale, generata dai computer o presa da altre sorgenti, deve ancora guadagnarsi l'accettazione e il riguardo concessi a forme d'arte storicamente consolidate come scultura, pittura e disegno.
A ogni modo a poco a poco ha fatto progressi e ha tentato di cercare una sua collocazione anche a Palermo con la diffusione di video mapping e numerose mostre proprio con lo scopo di sensibilizzare verso questo nuovo tipo di arte.
«Un buon segnale che indica che qualcosa di buono si sta muovendo - sostiene D'Amico - Sono abituato a guardare le cose con gli occhi di un bambino con la capacità e le risorse di una persona adulta e quindi mi piacerebbe che le persone vedessero le cose dal punto di vista più artistico o diverso da come si presenta».
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