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Acqua dei Corsari, parco mai restituito alla città

Il Comitato civico dell'area-parco ha presentato un esposto presso la Procura di Palermo nei confronti di uno scarico abusivo che grava all'interno del parco

  • 18 luglio 2012

Uno scarico abusivo nel area-parco ad Acqua dei Corsari. È questa la denuncia del Comitato civico “Apriamo il Parco di Acqua dei Corsari e intitoliamolo a Libero Grassi” il quale ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Palermo e alla Capitaneria di Porto nei confronti di uno scarico a mare che grava all'interno dell'area-parco dell'ex discarica di Acqua dei Corsari. Come se non bastassero i problemi relativi a quest'area.

Il parco è costato al Comune 4 milioni di euro, i lavori sono stati regolarmente consegnati nel 2009, anno di fine dei lavori, ma l'amministrazione comunale non ha incaricato mai nessuno della vigilanza o della manutenzione. Il Comitato da anni promuove l'apertura dell'intera area di Acqua dei Corsari, nel più completo abbandono dopo i lavori di riqualificazione.

«Dopo che l'Amministrazione Comunale ha speso circa 4 milioni di euro - affermano Aldo Penna e Antony Passalacqua, esponenti del comitato civico - per risanare un sito devastato dalle discariche degli anni 60, e dopo le battaglie del comitato per l'apertura e intitolazione dell'area a Libero Grassi, suona davvero beffardo che uno scarico, probabilmente abusivo e forse inquinante, si affacci su quel tratto di costa».

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