"Sole Luna": tra documentari e diritti umani ai Cantieri

Trentaquattro documentari provenienti da tutto il mondo sono i protagonisti dell'undicesima edizione del "Sole Luna Doc Film Festival" in programma da lunedì 20 a domenica 26 giugno ai Cantieri alla Zisa di Palermo (Cinema De Seta e uno “Spazio arena” adiacente, appositamente allestito). L'ingresso a tutte le proiezioni è libero.

Migrazione, accoglienza e diritti umani, da sempre elementi portanti del festival (visualizza programma della rassegna) che da quest'anno si pregia del patrocinio del Comune di Lampedusa e Linosa, noto internazionalmente come vero e proprio modello di accoglienza e solidarietà nell'epoca contemporanea dei grandi flussi migratori.

Un'unione che rappresenta il segno di profondo legame con gli obiettivi perseguiti da "Sole Luna" che, definendosi metaforicamente un "ponte tra le culture", si propone come un vero e proprio viaggio antropologico nel riconoscimento della pari dignità di tutti gli uomini.

Sono due le sezioni previste per il festival internazionale di film e documentari, la "Human Rights" e "Il viaggio": la prima sezione comprenderà documentari che mettono in luce situazioni problematiche e di crisi nel mondo dove i diritti umani non sono rispettati. Nella sezione dedicata al viaggio, invece, saranno proiettati documentari che raccontano storie di popoli, di persone e di paesaggi.

Il premio "Sole Luna, Un ponte tra le culture" è destinato proprio al film che meglio esprimerà i valori di solidarietà e comunicazione tra popoli, la promozione dei quali rappresenta lo scopo primario dell’associazione, assegnato dalla Presidente dell’associazione.

Molte le novità dell'undicesima edizione, tra cui una rassegna fuori concorso sull’assedio di Sarajevo con alcuni film-documentari di Giancarlo Bocchi: un ciclo proprosto a vent'anni dalla firma del trattato di Dayton che ha segnato la fine della presa di Sarajevo, l’assedio più lungo della storia.

Obiettivo del festival "Sole Luna", ideato e portata avanti da Lucia Gotti Venturato, presidente dell'omonima associazione culturale, con la direzione scientifica di Gabriella D'Agostino, è di stimolare la conoscenza del mondo vicino e lontano, di suscitare dibattiti, promuovere incontri e avviare rapporti di collaborazione e cooperazione.