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Storia, panorami, arte, palazzi e tramonti: una giornata a Polizzi Generosa
Un viaggio nella storia millenaria della città incastrata su una panoramica rocca, sospesa tra le Madonie e l’immenso mare di colline dell’interno della Sicilia
Veduta di Polizzi Generosa
E allora potete programmare un fine settimana a Polizzi Generosa: centro madonita devoto a San Gandolfo dove durante tutto l'anno si snoda una lunga sfilza di eventi, degustazioni, concerti e spettacoli cui farà da cornice lo splendido borgo con il suo territorio.
Ma non solo eventi e paesaggio: ci si potrebbe immergere nella storia millenaria dell'unica città demaniale delle Madonie insieme a Cefalù, situata su una panoramica rocca sospesa tra le Madonie e l’immenso mare di colline dell’interno della Sicilia.
Avventuratevi tra i vicoli del centro seguendo il corso della storia: partite dal Civico Museo Archeologico, dove sono custoditi i preziosi reperti ellenici di alcune necropoli vicine, e proseguite raggiungendo la Chiesa Madre (XI sec.), che custodisce un eccezionale trittico fiammingo quattrocentesco attribuito a Roger Van Der Weyden.
Alle spalle dell’edificio religioso, tra i ruderi dell’antico castello (di origine araba), si può ammirare un vetusto esemplare di Abete delle Madonie (Abies nebrodensis): questa specie, un tempo diffusa in tutte le montagne della Sicilia, era stata considerata estinta. A oggi nel mondo rimangono soltanto 30 esemplari di A. nebrodensis, tutti situati nel territorio di Polizzi Generosa.
Il corso principale del paese offre ulteriori interessanti tappe tra cui la Chiesa di S. Girolamo (XVII sec.), contenente pregevoli opere d’arte di Giuseppe Salerno e di Giandomenico Gagini, ed il vicino Collegio dei Gesuiti (XVII-XVIII sec.) con il bellissimo cortile interno.
A breve distanza dal corso, all’apice di una lunga scalinata, si può ammirare il Palazzo Carpinello, ampio edificio nobiliare con una lunga facciata sulla quale spiccano due antiche meridiane; alle sue spalle si raggiunge brevemente la Chiesa di S. Pancrazio, in panoramica posizione e contenente una bella tela di Giuseppe Salerno.
Da qui, attraversando da nord a sud l’abitato, l’itinerario prosegue percorrendo il quartiere arabo, caratterizzato da un dedalo di viuzze e scalinate, e termina nella lunga via Garraffo che porta ai ruderi della Chiesa della Commenda (1177), edificio in splendida posizione dove pellegrini e malati trovavano rifugio e assistenza.
Terminate la vostra giornata con uno straordinario tramonto dalla Piazza della SS. Trinità, uno dei belvederi più belli delle Madonie. Un immenso panorama reso eterno dalle parole del grande scrittore polizzano Giuseppe Antonio Borgese.
"Lassù nelle Madonie, che è il nome degli Appennini di Sicilia, dove non sono tornato ancora, il paese dei miei primi anni ha spazio. In tutto il gran scenario, oleandri lungo la valle classica, olivi di greppo in greppo, vette chiare calanti a schiera dagli acropoli del centro al mare, infine il mare d'Imera, tagliato a spicchio, dietro l'ultima quinta, non si vede altra città o villaggio. Polizzi Generosa, drappeggiata nel suo superbo epiteto, torreggia da sola".
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