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Addio Ortigia incontaminata: da quest'anno apre uno stabilimento privato a Calarossa

La spiaggetta di Ortigia (Siracusa) sarà occupata per metà da uno stabilimento balneare: si oppongono comitati e cittadini che vorrebbero l'area sempre libera

Balarm
La redazione
  • 17 gennaio 2018

La caletta di Calarossa a Ortigia (Siracusa)

Da metà aprile fino alla metà di ottobre verranno installate una pedana e una piattaforma che occuperanno circa 450 metri quadrati tra sabbia e scogliera nella spiaggetta di Calarossa a Ortigia.

Lettini, ombrelloni, bar, docce e gazebo della ditta Kalliope srl verranno allora messi giusto all'ombra delle monumentali mura Federiciane, che incorniciano la piccola caletta tanto amata da siracusani e turisti.

Poco meno dell'intera superficie della spiaggia sarà occupata grazie a un bando da 3mila e 541,17 euro (fino al 2020) che il Comune di Siracusa aveva pubblicato nel 2014 e di cui la ditta Kalliope era vincitrice, anche se sono passati quattro anni e la necessità di "affidare" la spiaggia è venuta meno.

Inutile l'opposizione mossa da associazioni e comitati: il comitato Ortigia sostenibile aveva riscontrato problematiche relative al bando e alla concessione già nel 2014 e, in questi tre anni, anche la circoscrizione Ortigia, il coordinamento di associazioni Sos Siracusam e residenti e ristoratori della zona hanno espresso la loro netta opposizione alla realizzazione della piattaforma.
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L'iter si è però sblocca lo scorso agosto, 2017 quando viene rilasciata al Comune di Siracusa la concessione demaniale marittima per il «Ridimensionamento di suolo demaniale marittimo da 978,05 metri quadrati a 455,30 allo scopo di installare e mantenere durante la stagione estiva un impianto di balneazione a uso pubblico per la fruizione estiva della spiaggetta Calarossa, in parte a ridosso delle antiche mura Federiciane, sopra una pedana di 90,30 metri quadrati rialzata dall’arenile, in tubi e giunti e calpestio in legno, con sopra ubicate delle strutture in legno da adibire a gazebo bar, servizi, cabina spogliatoio, infermeria e docce all’aperto, e in parte in prossimità dei frangiflutti esistenti all’interno dello specchio acqueo, una piattaforma solarium di 350 metri quadrati da adibire ad area ristoro e relax e ad area lettini e ombrelloni».

La concessione è valida dal 16 aprile al 15 ottobre del 2018 e durerà poi fino al 2020. «La gara era già claudicante nel 2014 - commenta l'avvocato Salvo Salerno su Meridonews - una procedura tutt'altro che trasparente che è stata anche modificata negli anni, anche in seguito a una parziale bocciatura da parte della capitaneria di porto. È inammissibile che si faccia ricorso a una gara che è già morta e sepolta e, al di là delle questioni più prettamente legate ai vincoli ambientali, andrebbe comunque rifatta».

Il legale è anche promotore del comitato "Quartieri fuori dal comune" e del comitato "Ortigia sostenibile" che operano per il decoro e la salvaguardia di Ortigia

«Se avessimo dovuto fare il bando oggi, non l'avremmo mai fatto - risponde allora l'assessore al Centro storico Francesco Italia - all'epoca aveva senso dare questa possibilità ai privati ma nel frattempo ci sono state molte altre iniziative che hanno fatto venire meno questa esigenza».

Allo stato attuale, però l'amministrazione è vincolata a quel bando per evitare il rischio che i privati ricorrano contro l'ente.
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