CULTURA
Cantieri alla Zisa: domenica tra dibattiti e proiezioni
Il presidio all'interno dei Cantieri Culturali alla Zisa continua con mostre dibattiti e proiezioni; in anteprima nazionale il film di Franco Maresco
I Cantieri Culturali alla Zisa continuano a mantenere vivo il fermento di attività con dibattiti, assemblee, mostre e proiezioni cinematografiche, attivate in nome della cultura. Domenica 12 febbtraio a partire dalle 11 una giornata piena di appuntamenti anima i Cantieri con il "Presidio di Cultura Bene Comune": si parte con una passeggiata nel tempo con incontri,sorprese, racconti ed aneddoti per conoscere meglio la Zisa mentre per i bambini parte la passeggiata fotografica “I Cantieri che guardiamo”. Dopo la pausa pranzo le attività continuano alle ore 15 con l’assemblea plenaria che vede cittadini, associazioni, artisti e l'intero movimento Cantieri che vogliamo protagonisti del dibattito sul percorso di riappropriazione dei luoghi lasciati all'incuria e all'abbandono e che invece conservano potenzialità enormi.
Alle ore 18 va in scena "Di sana e robusta costituzione Art.3: Nessuna distinzione": da un'idea di Mila Spicola ed Emma Dante nasce la rappresentazione che vede la Compagnia Sud Costa Occidentale portare in scena i racconti e le storie inviate da autori da tutta Italia, che abbiano avuto come ispirazione uno dei primi 12 articoli della Costituzione. I racconti selezionati e recitati dalla Compagnia verranno poi inseriti in un libro pubblicato a cura della Navarra Editore.
Nel corso della giornata, performance ed atti simbolici con l’intervento artistico alle ore 19.00 "Nulla si distrugge", atto di riappropriazione e presa in cura di Casa Marceau, punto di riferimento per le assemblee e ritrovi. Alle ore 20.00 "SetteminutidiBelluscone", l'anteprima nazionale dal nuovo film di Franco Maresco su Silvio Berlusconi, e a seguire si continua la proiezione di "A memoria", di Ciprì & Maresco, con accompagnamento musicale dal vivo di Stefano D’Anna.
Gi spazi della Zisa si sono riappriopriati d'un fermento da cui non venivano investiti da tempo, grazie ad un’assemblea plenaria, composta da artisti, critici, intellettuali e cittadini pieni di idee, alla quale si sono associate centinaia di persone, mosse dal desiderio di partecipare, ripensare gli spazi, assumere la consapevolezza che è possibile scegliere, decidere, proporre per esser parte d’un cambiamento collettivo. Il movimento ha deciso a gennaio di mantenere un presidio all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa: tutti gli incontri si sono così trasformati in attività effettiva e dai tanti forum tematici sono emerse proposte valide sulla gestione dei beni comuni e sulle politiche, pratiche ed economie per la cultura e per la gestione sostenibile degli spazi culturali.
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