MUSICA
"Non mi parlare d'amore": i Tre Terzi in RealVideoclip
Il gruppo palermitano dei Tre Terzi spopola sul web con il RealVideoclip dell'inedito "Non mi parlare d'amore", realizzato in happening all'Università degli Studi di Palermo
La musica è stupore; intensità, espressione e cattura. Cattura di sguardi sorpresi e sorrisi accennati. La musica è conferma e rivelazione. Si racconta da sè, a fil di voce o urlando perchè è specchio dell'emozione; si lascia scivolare tra le dita e le corde di un basso, di una chitarra, tra le mani e due bacchette che di fatato hanno la passione.
Interrompendo la metodica routine di un gruppo di studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Ateneo di Palermo, il gruppo autoctono dei "Tre Terzi" - da qualche anno protagonista della scena musicale cittadina con Claudio Terzo voce e chitarra, Ferdinando Moncada voce e chitarra, Nicola Liuzzo voce e batteria, Diego Tarantino voce e basso - trasforma una normalissima lezione di Linguistica Generale nel videoclip dell'inedito "Non mi parlare d'amore" per la regia di Pietro Vaglica.
Sguardi increduli e divertiti che si cercano quasi a voler capire se si tratti di uno scherzo. Ma è tutto reale: reale come la forza delle note; reale come le reazioni degli astanti.
«È il primo esempio italiano di RealVideoclip - spiega l'Art director Tiziano Di Cara - a metà tra una performance musicale e un happening che gioca sull'effetto sorpresa dei presenti, sfruttandone le reazioni di divertito stupore».
Inquadrata tra gli studenti ignari di tutto, anche l'attrice Giuditta Jesu, la donna a cui sono destinate parole sincere, parole che fanno male, come talvolta l'amore.
«Non mi parlare d'amore" - racconta Claudio Terzo, membro della band e autore del brano scritto a quattro mani con Carmelo Piraino - è una dichiarazione di "non amore" che va al passo con i tempi. Il mondo è pieno di coppie felici, solo in apparenza. L'urlo "basta" del ritornello è veritiero e la cornice "real" del videoclip lo esprime alla perfezione».
Il brano racconta, quindi, l'amarezza dietro una serenità ostentata ma non goduta; eppure è più che una semplice resa: è consapevolezza dell'assenza e bisogno di un amore sincero.
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