"Le Vie dei Tesori": i numeri di un'edizione da record

Se "Le Vie dei Tesori" è dalla sua prima edizione una manifestazione che accende l'interesse dei palermitani, quella di quest'anno è stata la conferma che la strada intrapresa è quella giusta: sono numeri da record, infatti, quelli raggiunti durante la decima edizione.

Ma spazio alle cifre: si contano 210 mila visitatori in 90 luoghi per cinque weekend di ottobre, oltre il 33 per cento di ingressi in più rispetto allo scorso anno (in cifra netta 63 mila in più). Erano stati 147 mila l’anno scorso, 86.826 nel 2014 e 52.964 nel 2013.

Di questi, circa 15 mila hanno visitato gratuitamente i nove monumenti del sito seriale arabo-normanno, durante la Notte Bianca dell’Unesco. Cinquemila sono entrati gratis nei 5 luoghi offerti dal Gioco del Lotto, uno a settimana con un raddoppio nell’ultimo weekend.

Cifre altrettanto importanti riguardano il turismo in città: si parla di oltre 2 milioni e 300 mila euro, tra alberghi, ristoranti, trasporti, shopping, con un gradimento del 91%.A questi dati si aggiungono i 3400 partecipanti alle 120 passeggiate, guidate da storici, botanici, giornalisti e i 3200 partecipanti alle 65 attività per bambin con punte al Museo Salinas e a Villa Whitaker dove è stato necessario talvolta replicare gli appuntamenti nella stessa mattina.

"Le Vie dei Tesori" continua ad attrarre un consistente numero di first visitors (il 64%) ma cresce il numero di coloro che hanno deciso di ripetere l’esperienza fatta negli anni precedenti (7%). Inoltre, Il 9% si dice soddisfatto, il 46% è arrivato a Palermo o è rimasto in città proprio per partecipare alla manifestazione.

La decima edizione è stata anche quella maggiormente 2.0: il sito web de "Le Vie dei Tesori" ha registrato oltre 150 mila utenti unici nell’arco di tempo del festival, per un numero di visite che ha sfiorato le 220 mila e oltre 2 milioni e 200 mila pagine visitate.

Inoltre, lo spot del festival è diventato virale con oltre 330 mila visualizzazioni solo su Facebook. Un vero e proprio successo per un'iniziativa che è riuscita a trasformare per un mese la città di Palermo in un museo diffuso con code di visitatori ovunque, costruendo un’industria culturale che ha camminato sulle gambe di 500 volontari.