MOBILITÀ
Ztl notturna, a Palermo è l'ora della verità: slitta la partenza ma le donne hanno paura
Il comune rinvia l'inaugurazione del traffico limitato nei weekend serali e, nel frattempo, si anima il dibattito cittadino attorno alla misura che preoccupa alcune ragazze
A Tornio la ztl è delimitata anche da fasce rosse sull'asfalto
«Non parte oggi, stiamo definendo” ci spiega brevemente l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Inizialmente, infatti, il taglio del nastro era stato previsto per il weekend del 6 e 7 dicembre come avevamo raccontato in questo articolo.
Nell’attesa, però, ci si scatena in rete con i commenti più disparati pro e contro la Ztl. Fra i tanti raccogliamo la preoccupazione di una donna favorevole alla chiusura alle auto ma preoccupata per i possibili pericoli sui mezzi pubblici di notte. Ha scritto un post su Facebook dal titolo “La Ztl notturna per una ragazza».
«Partendo dal presupposto che sono sempre stata indipendente, che ho sempre posteggiato in punti pressapoco lontani dai locali che frequento, e ho sempre camminato a piedi da sola, di notte, e che, oltretutto, le aggressioni ultimamente sono aumentate, mi ritrovo a pensare che con questo provvedimento, ancora in via di ufficializzazione, sarò costretta, se non troverò posteggio nelle zone da me finora battute, le più trafficate e, quindi, più sicure, a dover lasciare la macchina chissà dove, per poi andarla a riprendere da sola, magari in zone buie e senza un'anima viva, perché fuori dal centro.
Preoccupazione condivisibile, certo, ma si spera che i mezzi pubblici siano affollati e che i rischi si riducano. Viceversa resta l’opzione del tagliando per poter accedere all’interno del perimetro che, tra le altre cose, sarà controllato con ventisei nuove telecamere che potrebbero essere installate in altri varchi cittadini entro la prossima primavera.
In attesa che parta la nuova avventura, siamo certi che il dibattito resterà acceso. Anche perché il coro della sicurezza per le ragazze della movida palermitana si alza a gran voce. E chi parla lo fa per segnalare situazioni di pericolo, risse facili e luoghi, come l'asse di fra via Roma e piazza Rivoluzione o la Vucciria, in cui una donna da sola ha paura a camminare anche in pieno centro e a Palermo.
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