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Via libera al decreto "Cura Italia": ecco come chiedere gli aiuti per imprese e famiglie

Il presidente Mattarella ha apposto la firma alle misure decise per contrastare la crisi economica scaturita a seguito del dilagare del Coronavirus sul territorio nazionale

Balarm
La redazione
  • 18 marzo 2020

Palazzo Chigi illuminato col tricolore (foto pagina Facebook Consiglio dei Ministri)

Il decreto "Cura Italia", varato dal Governo Conte per far fronte alla crisi economica sopraggiunta a causa del Coronavirus, è adesso realtà. Come scrive il Corriere della Sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti apposto la firma dando il via libera ai provvedimenti.

Nelle misure di cui abbiamo parlato rientrano famiglie, imprese e titolari di partita iva. Ma come si potrà usufruire degli aiuti e come potranno essere richiesti? Proviamo a fare il punto sulle tematiche di maggiore interesse.

Per quanto riguarda la sezione dedicata al lavoro e alle casse integrazioni il nodo cruciale sarà svolto dall'Inps. Sarà infatti l'istituto di previdenza a dovere emanare delle circolari per potere fare domanda di rimborsi o di particolari sostegni economici.

Lavoratori autonomi e titolari di partita iva potranno chiedere il rimborso di 600 euro sempre all'Inps. L'istituto pagherà anche la quarantena che sarà eventualmente certificata dal medico.
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Anche l'intero comparto dedicato alle famiglie sarà svolto dall'Inps. Le misure prevedono la possibilità di congedo parentale o un bonus per le baby sitter (da 600 a mille euro per chi lavora nel settore della sanità).

La validità del congedo è di 15 giorni e, per chi ha figli fino a dodici anni, potrà avere un rimborso fino al 50% dello stipendio. Ovviamente in questo caso ci sono diversi paletti, fra cui quello che obbliga, per la richiesta, ad avere entrambi i genitori lavoratori e senza altri aiuti o ammortizzatori in corso, come potrebbe essere il reddito di cittadinanza ad esempio. Ci saranno regole specifiche anche per le famiglie con disabili.

Infine i mutui e il sostegno alle imprese. Le aziende potranno chiederne alla banca la sospensione, almeno per quelli accesi sino al prossimo settembre.

Sul fronte Agenzia delle Entrate, i professionisti vedranno sospesi i termini di versamento delle cartelle (in scadenza tra l'8 marzo e il 31 maggio 2020). Attenzione, si tratta solo di una sospensione temporanea. Tutto dovrà essere pagato entro il 30 giugno 2020. La sospensione riguarda ancheil versamento dell'iva.

Le domande si dovranno presentare on line. Potrete trovare tutte le informazioni aggiornate consultando direttamente il portale dell'istituto di previdenza.
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