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"Vi portiamo alla Vucciria, dove non si dorme mai": residenti in rivolta a Palermo

Risse, musica ad alto volume, spaccio e consumo di droghe, furti e violenze: esausti i residenti dello storico quartiere hanno presentato un esposto alla magistratura

Balarm
La redazione
  • 17 dicembre 2024

Movida in Vucciria a Palermo

Un quartiere che non si sveglia perchè non dorme mai. È così che i residenti descrivono la Vucciria, che oltre a ospitare l'antico e storico mercato, è anche uno degli angoli più belli del centro storico di Palermo e uno dei luoghi più frequentati della movida e della "malamovida".

Musica ad altissimo volume, gente ubriaca, risse continue - l'ultima finita persino a coltellate -, urla a tutte le ore del giorno e della notte (e non stiamo parlando delle tradizionali "abbanniate" del mercato ma di ben altro). Per non parlare poi dell'emergenza sicurezza per chi ha un'attività commerciale nel centro storico, per via dei continui furti e l'escalation di spaccate, come l'ultima avvenuta la notte scorsa ai danni del "Caffè del Kassaro", storico bar del Cassaro.

L'ennesimo grido di aiuto arriva dai residenti che hanno pubblicato una lettera aperta.

«La Vucciria si sveglia per l'ennesimo lunedì di bilanci - inizia così la lettera-denuncia -. Anzi, purtroppo no: la Vucciria non si sveglia perchè non dorme mai. La musica ad altissimo volume, le urla di gente ubriaca e rissosa, i rumori delle bottiglie infrante nei vicoli che si rincorrono impediscono il sonno fino all'alba e oltre. Ma, ancor più, il riposo è ostacolato dalla certezza che l'ennesimo fatto di cronaca si è consumato fra quei vicoli e che, questa volta, fra le vittime potrebbero esserci i nostri figli, nipoti, ragazzi.
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Il riferimento è al bengalese accoltellato nella notte tra sabato e domenica scorsi da un turista americano.

«Nonostante le chiamate incessanti al 113 per segnalare un'emergenza che non è più emergenza per nessuno - scrivono sempre i residenti -, perchè è semplicemente un fatto notorio, accettato e voluto, che mette a tacere gli esposti, le richieste di aiuto, le ripetute riunioni volute dai residenti con sindaco, prefetto, questore; nonostante i controlli di facciata messi a punto per cercare di far tacere chi urla a gran voce che "nulla si sta facendo" più che le casse installate in Piazza Caracciolo e quelle dei locali delle vie limitrofe.

Nonostante gli sforzi dei cittadini onesti che da anni continuano a chiedere che qualcosa cambi, la Vucciria si sveglia con un nuovo terrificante bilancio».

Ad accogliere e condividere lo sfogo dei residenti il consigliere della Prima circoscrizione, Antonio Nicolao: «È necessario che i residenti espasperati ormai da anni - dice -, siano ascoltati da tutti gli organi che si occupano di sicurezza. Il ministro dell'interno aveva garantito nel febbraio scorso che avrebbe aumentato la sicurezza con più uomini in strada. Continuiamo a chiedere maggiore sicurezza e legalità per la città».

Intanto il Comitato Caracciolo ha presentato alla magistratura un esposto, firmato da oltre 200 residenti esasperati. Ma la denuncia è stata inoltrata fino a Roma, al ministro dell'Interno Piantedosi, alla premier Giorgia Meloni e persino a Mattarella.

Gli stessi residenti che il mese scorso hanno organizzato un evento per riaccendere i riflettori sul quartire, con lo slogan “RiprendiAMOci la Vucciria”, con performance e spettacoli con nomi celebri della scena siciliana, come Salvo Piparo, Lollo Franco e Gino Carista.

Un'occasione per presentare alla città e alle istituzioni un documento stilato da residenti e commercianti della zona, dove si chiede che la Vucciria torni ad essere un mercato storico, ispirandosi al modello di Barcellona.

Gli ultimi fatti di cronaca purtroppo però ci ricordano che siamo ancora lontani da un simile traguardo.
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