LIFESTYLE
"Vastaso" significa Bad-mannered: il vocabolario social dal siciliano all'inglese
Ad essere tradotte e spiegate in inglese sono le parole più diffuse nel diletto siciliano come schiffarato o spizzuliare: parliamo di "Siciliansays" (il siciliano dice)
Da un’idea di due simpatici fidanzati, Giacomo e Carol, 27 anni lui, originario di Castelvetrano, in provincia di Trapani, e 25 anni lei sarda di nascita, in pochi mesi è stato boom di like per la pagina social SicilianSays dedicata a spiegare al mondo il dialetto siciliano.
"An Instagram-Dictionary to learn what sicilian says" (Un Instagram dizionario per imparare ciò che dice un siciliano). Grazie ai suoi post, infatti, SicilianSays è una guida per tradurre direttamente dal dialetto siciliano all’inglese i vocaboli e i termini più cari ai siciliani nell’uso comune e quotidiano.
«Il progetto – spiega Giacomo – è nato con l’obiettivo di valorizzare la bellezza della lingua siciliana, spiegando e traducendo le parole più divertenti, i modi di dire più bizzarri e i proverbi più originali, e anche per promuovere al tempo stesso le bellezze paesaggistiche e le eccellenze enogastronomiche della Sicilia grazie alla pubblicazione alternata di post e foto».
«Così abbiamo pensato di contattare gli amministratori dei due profili esistenti, chiedendo loro se avessero avuto qualcosa in contrario a che fosse attivata una pagina social dedicata alla lingua siciliana e, ricevuto il loro benestare, abbiamo aperto l’account Instagram SicilianSays».
Ad essere tradotte e spiegate in inglese sono le parole più diffuse nel diletto siciliano ("Vastaso": Bad-mannered, used to define a discourteous, a rude person), oppure i detti più tipici ("Cu mancia fa muddiche": Who eats makes crumbs, this way of saying means that it’s impossible to do something secretly without anyone knowing).
E siccome ogni zona ha le sue inflessioni dialettali, per non fare offendere nessuno, la pagina accetta volentieri dagli utenti i suggerimenti circa le espressioni o i modi di dire più in voga nella rispettiva zona di appartenenza.
«Cerchiamo di guardare il più possibile a tutta la Sicilia, ecco perché ogni tanto invitiamo i nostri followers a darci qualche suggerimento sulle parole più masticate nei diversi dialetti, anche perché, a seconda della zona, ogni parola ha il suo modo di dire, come ad esempio picciò/carusi oppure cumpà/’mbare».
«Il nostro primo post ha avuto ben 600 like e solo nel primo mese di attività siamo arrivati a 10 mila followers - continuano - Avendo avuto riscontro del potenziale del progetto, abbiamo continuato a lavorarci, e da lì in poi la crescita è stata costante e in soli sei mesi di attività siamo arrivati a oltre 60mila seguaci su Instagram».
«La cosa più bella è che si è creata un’interazione positiva con i nostri utenti che rispondono bene ai nostri post, che sono apprezzati anche dai siciliani che vivono fuori e che hanno piacere di risentire quella parola sentita da piccoli o quell’espressione magari spesso detta dai nonni».
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