NUOVI SPAZI
Uno spazio (enorme) per i concertoni in Sicilia: dove nasce il nuovo teatro all'aperto
Si tratta di un nuovo teatro all'aperto, che verrà realizzato in un'area archeologica, con un palco di 200 metri quadrati e una capienza complessiva di 4mila posti
Il rendering del nuovo teatro all'aperto nell'area archeologica Neapolis di Siracusa
Si tratta di un teatro provvisorio all’aperto nel piazzale antistante l’ara di Ierone II, nell’area archeologica della Neapolis di Siracusa, per ospitare il calendario di musica leggera della prossima stagione estiva. Lo prevede il progetto voluto dall’assessorato dei Beni culturali e realizzato dal direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Carmelo Bennardo.
«La scelta di utilizzare questo spazio, strategico per la sua straordinaria cornice paesaggistica e la conformazione morfologica – afferma l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – nasce per tutelare il teatro antico e preservare il paesaggio archeologico circostante consentendo, al tempo stesso, la fruizione da parte di pubblico e artisti».
Anche da parte dei vigili del fuoco è stato rilasciato parere positivo alla realizzazione della struttura provvisoria.
Per l'allestimento del teatro, inoltre, si è scelto di utilizzare strutture a secco, facilmente smontabili, per favorire l’installazione veloce durante la stagione degli spettacoli. Sono stati già appaltati i lavori relativi alle opere di completamento come camerini, impianto elettrico e vie di esodo. Terminate le operazioni di montaggio, il teatro, denominato Neapolis, sarà pronto per ospitare gli spettacoli dal prossimo giugno.
L'ara è uno dei monumenti peculiari dell’area archeologica della Neapolis. Il grandioso altare fu costruito dall’ultimo dei tiranni di Siracusa, Ierone II, vissuto nel III sec a.C., probabilmente l’epoca di massimo splendore della città.
La piattaforma calcarea ancora oggi visibile misura circa 198 metri di lunghezza e 23 metri di larghezza ed è pertanto il più grande altare conosciuto nel mondo greco. Oggi ne rimane la parte scavata nella roccia.
I sacrifici avvenivano sul piano della mensa, a cui si accedeva attraverso due rampe decorate. L’altare era dedicato a Zeus Eleutherios e le feste celebrative prevedevano il sacrificio di ben 450 tori.
Davanti a questa struttura era ed è presente un grande piazzale, probabilmente dello stesso periodo, con al centro un bacino che un tempo era riempito d'acqua. L'altare e la piazza erano racchiuse da un porticato coperto.
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