ITINERARI E LUOGHI
Una laguna "sotto sale": lo Stagnone e la storia della riserva più fotografata di Sicilia
Un luogo magico, paradiso per gli appassionati di ornitologia, nominato dal Fai "Luogo del cuore": è un posto fuori dal tempo che da sempre affascina abitanti e turisti
Le saline nella Riserva della Laguna dello Stagnone di Marsala
La Riserva prende il nome dallo "Stagnone", una laguna che si estende da Punta Alga fino a San Teodoro e che comprende anche quattro isole: Mozia, Isola Grande (o Lunga), Schola e Santa Maria. È la più vasta della Sicilia e si estende dal litorale nord di Marsala, che guarda l'arcipelago delle Egadi, fino alla città di Trapani.
Questo luogo dalla cornice incantevole, nell'antichità, in particolare in epoca fenicia, era strategicamente importante per la presenza di Mozia, influente e sicuro centro commerciale fenicio per gli scambi tra Oriente e Occidente. Con la conquista romana rimase nel silenzio fino alle soglie dell'età moderna e tornò ad avere una funzione importante ai tempi della dominazione spagnola, nel XV secolo, quando lungo il suo litorale furono costruite le saline e si incrementò l'attività della pesca.
Tra le caratteristiche che rendono unica la Riserva c’è anche la presenza di numerose specie di pesci (orate, spigole, triglie, anguille, saraghi, seppie, polpi, crostacei) e lo Stagnone è senza ombra di dubbio anche un piccolo paradiso per gli appassionati di ornitologia: in determinati periodi dell’anno diverse specie di uccelli migratori - cavalieri d’Italia, anatre selvatiche, aironi e fenicotteri bianchi o rosa – vi nidificano o sostano durante le loro migrazioni.
Cinque anni fa lo Stagnone è stato anche nominato "Luogo del cuore", grazie al Fai di Marsala che si è prodigato per la manifestazione promossa dal Sanpaolo IMI, sponsor dell'iniziativa, permettendogli di vincere un premio speciale legato all'Expo, nella sezione "EXPO 2015 – Nutrire il Pianeta".
Nell’ambito dell’iniziativa che portava il nome de "I luoghi del cuore da salvare", le Saline e lo Stagnone hanno vinto con 14.764 voti e l’auspicio generale fu allora che il riconoscimento potesse favorire il cammino già avviato (ad oggi mai realizzato), di Mozia e Lilibeo verso l’ambìto traguardo di patrimonio mondiale dell’Unesco.
Un paradiso amato dagli abitanti del territorio e immortalato dai turisti, dove è possibile godere dei giri della Laguna, con spiegazione multilingue in barca, e di indimenticabili aperitivi al tramonto. Non di rado il luogo viene scelto come set per programmi televisivi - mai invasivi, ma rigorosamente “sostenibili” - e sempre più spesso quale cornice ideale per eventi personali che richiedono raffinatezza e suggestione, tra cui matrimoni e festeggiamenti "fiabeschi".
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