ITINERARI E LUOGHI
Una finestra sui tesori (nascosti) per restare in Sicilia: nasce la Rete dei musei comunali
Sono 85 i Comuni e 177 i musei della Regione che hanno aderito alla Rete promossa da ANCI Sicilia. Il numero è destinato a crescere. Di che cosa si tratta
Trappeto, uno dei luoghi da visitare per i "Borghi dei Tesori Roots Fest"
La Rete dei Musei in Sicilia, presentata ufficialmente lo scorso 30 ottobre a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, è la risposta dell’ANCI – l’Associazione Nazionale Comuni Italiani – allo svuotamento demografico in atto in molte aree dell’isola e, al contempo, un meccanismo progettuale nuovo che vuole parlare al mondo, diventando la chiave di volta del potenziamento del turismo e delle attività produttive.
A oggi sono ottantacinque i Comuni e centosettantasette i musei della Regione che hanno aderito alla Rete promossa da ANCI Sicilia. Il numero è destinato a crescere, congiuntamente all’interesse delle municipalità che individuano nel nuovo strumento un’occasione importante per valorizzare il patrimonio museale siciliano.
Il tutto, attraverso un’azione di destagionalizzazione che integrerà servizi, competenze e strategie condivise. Un’operazione culturale di ampio respiro, certamente facilitata dalle ingenti risorse paesaggistiche e artistiche della Sicilia: la sfida, per l’ANCI, è farvi da cassa di risonanza, puntando sugli spazi museali e potenziando la connessione multidisciplinare tra il territorio, i siti e le opere.
I Comuni, dunque, diventano parte attiva nei processi di crescita turistica, determinando politiche di accoglienza e ricezione che vedono nella formazione dei giovani un momento fondamentale per la creazione di potenziale umano specializzato.
Se è vero che nell’isola non mancano eccellenze, universitarie e non, è altrettanto vero che il turismo contemporaneo impone maggiore attenzione e capacità di analisi per attrarre i nuovi viaggiatori, sempre più specializzati e inclini a intercettare realtà innovative e mete all’insegna della migliore vivibilità possibile, anche nella bassa stagione.
«Tra sette-otto anni – spiega Paolo Amenta, presidente di ANCI Sicilia –nel mondo si muoveranno due miliardi di viaggiatori e siamo consapevoli del fatto che ad attrarli maggiormente saranno quei territori in grado di offrire aria pulita, buona acqua e un sistema organizzato quale la Rete dei Musei comunali, un progetto che guarda al futuro partendo da luoghi e contenuti sostenibili».
Un’operazione culturale che fa leva, dunque, non tanto sulle bellezze artistiche più note bensì su quelle più “nascoste” ma di certo non meno preziose. L’idea dell’ANCI piace anche alle organizzazioni di categoria.
A plaudire al nuovo progetto è Salvatore Bivona, presidente della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Sicilia, che sottolinea come la crescita delle attività produttive sia direttamente connessa all’incremento del turismo.
«Il commercio – spiega – non potrà che beneficiare di questa nuova e importante idea progettuale messa in campo dall’ANCI: la CIDEC offre il proprio contributo, attraverso il settore Federart, alla realizzazione di una mappatura per individuare siti di potenziale interesse che vogliano entrare nel circuito museale».
«Il museo è la finestra che fa guardare a un territorio – sottolinea Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’ANCI Sicilia - un luogo di identità che caratterizza culturalmente una comunità: la Rete dei Musei è un progetto che cresce costantemente con il fine di trasformare il sito museale in un luogo di confronto su svariati temi, un’iniziativa che crea stimoli che parla ai potenziali visitatori anche attraverso un portale dedicato, già attivo, che fornirà tutte le informazioni necessarie».
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