NUOVI SPAZI
Un "salotto verde" nel cuore di Palermo: dove nasce il Museo Giardino Santa Rosalia
"Una teca aperta alla città sotto un giardino pensile": è il nuovo polo espositivo dedicato alla Santuzza, un'oasi urbana che ridà vita a un luogo abbandonato
Il modo migliore, per fare emergere il valore della cultura nei suoi luoghi naturali, come accadeva nelle dimore di delizia gli antichi “sollazzi” arabo-normanni.
Il Museo Giardino Santa Rosalia è nato dall’iniziativa della Fondazione Sicilia dopo che, nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Palermo aveva approvato la variante urbanistica in deroga al piano regolatore.
Il nome
Ha il nome della patrona di Palermo, il Museo Giardino Santa Rosalia, in un gioco colmo di rimandi: il 2024 è il quattrocentesimo anno dal rinvenimento delle spoglie della Santa, a cui la Fondazione ha dedicato due emozionanti mostre-evento: "Le estasi di Rosalia", a Villa Zito e Rosalia 400, a Palazzo Branciforte.
Sulle orme della Palermo verde dei “sollazzi” arabo-normanni
Il progetto risponde a una duplice esigenza: ampliare la superficie museale di Palazzo Branciforte attraverso un nuovo edificio da destinare alle mostre temporanee e, al tempo stesso, dare vita a un nuovo polo culturale aperto alla città e al quartiere.
La nuova ala museale – con i suoi spazi suggestivi e accoglienti – sarà, dicono dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, concepita come una “teca aperta alla città sotto un giardino pensile”.
Una tradizione, quella dei giardini, emersa ben prima della progettazione del Museo Giardino Santa Rosalia che restituisce l’immagine di una Palermo rigogliosa di verde. Il pensiero va ai “sollazzi”, le antiche dimore di delizia arabo-normanne, circondate da magnifici parchi, oppure ai “salotti verdi” del Settecento e dell’Ottocento, in città, nella Conca d’oro.
«Queste tracce storiche – prosegue il team di MCA - sono state la guida per la progettazione della copertura pensile del nuovo edificio museale: oggi la zona circostante il Palazzo Branciforte è densamente costruita, ma proprio per questo l’intervento può diventare la matrice generante di un corridoio ecologico che la connetta con le altre aree verdi della città».
Il giardino pensile ospiterà specie vegetali profumate e colorate nelle diverse stagioni: una piccola oasi urbana densa di piante ombra e alberi da frutto, ispirata proprio ai giardini arabi della Sicilia.
«L’amministrazione ha fortemente voluto la realizzazione del progetto proposto dalla Fondazione Sicilia – dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - per ampliare la superficie museale attraverso un nuovo spazio da destinare a mostre temporanee. È importante per noi sposare il nuovo polo museale, progettato dallo studio Mario Cucinella Architects, perché propone di arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana. Siamo riusciti a concretizzare un nuovo proficuo rapporto tra pubblico e privato. Il progetto di MCA, infatti, è un gioiello di architettura contemporanea sensibile alle identità culturali e urbanistiche della città».
«Grazie alla decisione della Giunta e del Consiglio comunale nascerà nel centro storico un nuovo spazio espositivo. Si tratta della prima delibera comunale che, nel riconoscere la pubblica utilità di un’opera che verrà realizzata dalla Fondazione Sicilia, concede la possibilità a un privato di intervenire nel centro storico di Palermo in deroga al piano regolatore - commenta il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore -.
Un’operazione che, oltre a rigenerare e riqualificare un quartiere, ha un forte valore simbolico: verde, cultura, sostenibilità sostituiscono finalmente cemento e degrado. La Fondazione ha, infatti, recuperato un immobile da anni abbandonato e, dopo l’intervento urbanistico dell’architetto Mario Cucinella, lo restituirà alla città, così donando un nuovo spazio espositivo. In occasione dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della nostra patrona, abbiamo voluto dedicarle il nuovo museo-giardino, anche perché dialogherà con il Monte dei pegni di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte».
L’architetto Mario Cucinella racconta: «Il progetto intende arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana, rispettoso dell’identità culturale e architettonica della città. Una teca trasparente, aperta alla comunità e in dialogo con il quartiere circostante, sormontata da un giardino pensile ispirato a quelli arabo-normanni.
Il nuovo Museo Giardino Santa Rosalia non è solo concepito come uno spazio espositivo, pensato per migliorare la fruizione dei beni e delle attività museali, ma anche come luogo di incontro e accoglienza dove sperimentare nuove modalità di relazione tra istituzione culturale e cittadini».
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