SANITÀ
Un mini ospedale mobile pronto in sole 2 ore: la lotta al Covid19 di un'azienda di Catania
Un’officina tecnologica e all’avanguardia che, con una veloce e ben organizzata catena di montaggio, ha saputo darsi nuovi obiettivi per la cura del coronavirus
Alcune delle attrezzature dei mini ospedali mobili
Lo sta facendo un’azienda di Catania, nata nel 1962 per la produzione di dispositivi elettronici e diventata oggi, in piena emergenza sanitaria a causa del covid-19, punto di riferimento nazionale per la protezione civile, l’esercito e le aziende ospedaliere.
Un’officina tecnologica e all’avanguardia che, con una veloce e ben organizzata catena di montaggio, ha saputo darsi nuovi obiettivi, realizzando veicoli per l’emergenza che hanno a bordo tutto ciò che serve per essere perfettamente autonomi e operativi anche nel deserto.
Si tratta di container attrezzati come triage per fare i tamponi (rimorchiabili con normale auto o trasportabili su camion), ossigenoterapia, acqua, luce, servizi igienici, acque grige e acque nere.
Per GGG Elettromeccanica, questo il nome dell’azienda che dalla sua fondazione è giunta alla quarta riconversione, le commesse arrivano da tutta Italia.
«Abbiamo pensato di alleggerire a modo nostro il carico degli ospedali già sovraffollati evitando di spostare i pazienti», dice Giovanni Grasso jr, ingegnere, docente di ingegneria all’Università di Catania ed esponente della terza generazione della famiglia fondatrice dell’azienda.
Nei veicoli si possono montare fino a 80 posti letto, quindi 20 moduli di terapia intensiva da 4 posti ciascuno in un unico sito, per esempio un campo di calcio o una piazza.
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