Sicilia da record per gli avvistamenti di Ufo: si moltiplicano le segnalazioni, ecco dove
La scienza è alquanto perplessa quando si parla di alieni e di navicelle spaziali ma nel corso degli ultimi due anni sono in crescita le segnalazioni. I dettagli

Un UFO (Unidentified Flying Object)
Ad affermare questo sono alcuni enti specializzati, come il Centro Ufologico Mediterraneo (CUFOM), il SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) e l’Associazione Ricerca Italiana Aliena (ARIA). L’ultimo picco sarebbe avvenuto proprio negli scorsi mesi, a seguito di una vera e propria ondata di segnalazioni di oggetti non identificati, molti dei quali sono stati documentati e analizzati da esperti.
Questa non è d’altronde la prima volta che gli Ufo sono stati avvistati in Sicilia. La nostra regione è infatti una delle più interessate da questo fenomeno, sebbene la Liguria attualmente risulti il territorio nazionale con più segnalazioni pro capite. A riconoscerlo sono anche i dati dell’Aereonautica militare, provenienti dai mezzi adoperati per la sicurezza aerea.
Per capire di quale tipologia di avvistamenti si sta parlando, negli scorsi mesi un avvistamento alquanto inquietante è stato ripreso nei cieli di Porto Empedocle, dove un oggetto sferico di colore tendente al nero è stato filmato da alcuni cittadini, mentre sorvolava lentamente il mare tranquillo.
Gli Ufo principalmente avvistati sulla nostra isola sono spesso stati descritti come velivoli, che presentavano una grande varietà di colori e forme. Alcuni di essi ricordavano i classici dischi alieni, rappresentati varie volte nei film al cinema, mentre in altri casi si parla di navicelle più complesse, dalla dubbia aerodinamicità, avente geometria triangolare, dodecaedrica o cilindrica.
Non mancano poi neppure i presunti rapimenti alieni, che spesso si rivelano il frutto di uno scherzo o il prodotto di una mente alterata da malattie, psicofarmaci e droghe.
Infine, altre volte le navicelle aliene sono state descritte come lampi luminosi, dei veri e propri fulmini intermittenti, per il piacere dei teorici del complotto.
Per nostra fortuna l’Italia si è dotata di un sistema ufficiale per la raccolta e l’analisi di tali fenomeni dall’ormai lontano 1978, obbligando l’Aeronautica a gestire ed assimilare le varie segnalazioni provenienti da civili e militari. Dal canto suo la scienza è alquanto perplessa quando si parla di alieni e di navicelle spaziali.
Sebbene infatti il progetto SETI sia stato fondato da un importato astronomo e divulgatore scientifico – Carl Sagan, che in seguito avrebbe scritto proprio un romanzo sul "primo contatto" – e gli enti come CUFOM e ARIA presentino al loro interno anche degli illustri scienziati, è difficile confermare l’esistenza degli alieni o affermare che uno strano avvistamento nel cielo possa essere l’indizio definito che attesti l’arrivo di una navicella.
Per quanto stelle siano presenti nell’universo, infatti, le distanze fra i vari astri e pianeti sono considerevoli ed è difficile immaginare una navicella in grado di superare o quantomeno aggirare le crudeli leggi della fisica.
Per raggiungere la Terra da una stella vicina, infatti, i potenziali alieni dovrebbero viaggiare per secoli, per non dire millenni, anche se il loro mezzo raggiunga la velocità della luce (obiettivo letteralmente impossibile da raggiungere per limiti imposti dalla fisica alla materia).
Questi ostacoli non ci devono però privare della libertà di sognare e indurci a trascurare gli avvistamenti di Ufo, che qualche volta hanno dato un contributo scientifico importante nel campo di ricerca della meteorologia e dell’astronomia.
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