AMBIENTE
Un giardino per tutti al posto dell'asfalto: la primavera sboccia a palazzo dei Normanni
Piazza del Parlamento è stata dichiarata pedonale nel 2015 dopo che per anni è stata parcheggio: oggi il progetto di giardino "a stella" prevede grandi aiuole e installazioni
La piazza del Parlamento a Palermo
All'ombra del palazzo Reale ci sarà un "giardino culturale dinamico" e si chiamerà "Passage du Mediterranean" (Passaggio del Mediterraneo), avrà un diametro di ventotto metri e sarài naugurato il primo giugno.
La forma di stella a otto punte è il simbolo del giardino federiciano e rievoca le decorazioni seriali che ci sono all'interno della Cappella Sistina e, più in generale, di palazzo Reale: il numero otto ha infatti segnato la vita dell'imperatore Federico II e determinò parecchie delle sue scelte in ambito simbolico.
A realizzarlo saranno i "giardinieri" di RadicePura, un grande vivaio a Catania gestito dalla famiglia Faro. La sua forma Indica l'equilibrio tra cielo e terra, l'idea di infinito che riassume i capisaldi di mondi apparentemente diversi ma capaci di conviverenella Palermo medievale.
La Fondazione Federico II e l'Ars si sono impegnati per dare vita ai giardini di palazzo reale: 70mila persone sono entrate a visitarli da giugno 2018 a oggi, «Puntiamo sulla cultura - dice Gianfranco Miccichè, presidente dell'Ars - la collaborazione con la Fondazione è preziosa anche per rilancio di palazzo dei Normanni in quanto monumento».
La piazza del Parlamento è una piazza storica della città: costeggia orso Vittorio Emanuele e si affaccia su piazza della Vittoria (con Villa Bonanno) ed è arricchita da sono diversi monumenti.
Tra Porta Nuova, il Teatro marmoreo con Filippo V di Spagna dei primi anni del XVII secolo e l'ex ospedale di San Giacomo dei Militari, oggi parte delle Caserme Dalla Chiesa-Calatafimi, è stato deciso di pedonalizzarla (soltanto) nel 2015.
Da diversi decenni trasformata in parcheggio per auto, la piazza era già stata oggetto di studi: nel 2013 l'allora Presidente dell'Assemblea Regionale Giovanni Ardizzone aveva affermato di voler recuperare alla fruizione pubblica lo spiazzale davanti il Palazzo.
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