AMBIENTE
Un ciclone (sulla Sicilia) con la potenza di un uragano: cos'è e come si forma il Medicane
Venti tempestosi e piogge battenti per oltre 24 ore. È questo lo scenario che si prospetta per la giornata di venerdì 29 ottobre in Sicilia, specie nella zona ionica orientale
Il ciclone Medicane
Solo che questa volta siamo nel Mediterraneo e le coste che riguardano il fenomeno metereologico sono quelle di Sicilia e Calabria.
Spesso, nel gergo meterologico, vengono chiamate "bombe meterologiche". In questo caso ci troviamo di fronte a un ciclone mediterraneo che potrebbe avere tutta la potenza di un uragano con il rischio di diventare un pericoloso "Medicane".
Questo termine deriva dalla fusione delle parole inglesi MEDIterranean hurriCANE, letteralmente «uragano del Mediterraneo» in quanto per le caratteristiche fisiche della struttura atmosferica ricorda i "mostri" che si formano sugli oceani.
Ma cos'è e come si forma il Medicane?
La causa principale della loro formazione è il surriscaldamento dell'aria e della superficie dell'acqua che si stanno innalzando sempre di più.
I cicloni tropicali sul Mediterraneo, per quanto anomali, si sviluppano per transizione tropicale, un processo caratterizzato dalla trasformazione dinamica e termodinamica di un ciclone extratropicale in un ciclone tropicale.
Questo processo permette la formazione di cicloni tropicali anche oltre i 30° di Latitudine e su superfici marine inferiori ai 26 °C, generalmente considerate necessarie per lo sviluppo di questi sistemi».
I cicloni mediterranei si caratterizzano morfologicamente per una struttura a spirale delle nubi con occhio molto ben delineato e persistente, circondato da una muraglia di nubi torreggianti e con moti di aria calda discendente all'interno.
La loro formazione però è diversa dagli uragani tipici dei tropici.
I medicanes infatti intensi sistemi di bassa pressione con struttura simile ai cicloni tropicali e presentano infatti il classico occhio del ciclone al centro, una zona priva di nubi attorno alla quale ruota una nuvolosità abbondanente con temporali e forti venti.
Per formarsi il medicane ha bisogno del contributo dall’afflusso di aria fredda instabile in zone dove è invece presente, sul mare, aria calda e umida, formando una zona di bassa pressione.
L'aria instabile genera così nubi convettive che iniziano a ruotare attorno al minimo depressionario, che inizia così ad auto alimentarsi, similmente agli uragani, dal processo di condensazione del vapore, tecnicamente, "calore latente".
Non sono veri uragani ma possono comunque fare molti danni e costituire pericolo per le persone e le cose.
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