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Un altro ponte sul fiume Oreto: la soluzione (in salita) per il nuovo tram a Palermo

Per la realizzazione della linea D, ossia quella che arriverà a Bonagia, sarà necessaria una nuova struttura che parte da via Tricomi e arriva a Falsomiele

  • 15 novembre 2024

Il progetto del nuovo ponte sull'Oreto a Palermo

Un (nuovo) ponte sul fiume Oreto a Palermo? Ebbene sì. Con la realizzazione degli interventi per l’ampliamento del Sistema Tram e, nel dettaglio, la variante alla tratta D (la linea che arriverà a Bonagia), è prevista la nascita della struttura che collegherà la sponda Nord in corrispondenza del cimitero di Sant'Orsola con la sponda Sud in corrispondenza di via Villagrazia.

Per intenderci, il nuovo ponte verrà realizzato all’altezza di via Tricomi (proprio dove si trova la curva per andare al cimitero). Qui, è prevista la creazione del prolungamento, attraverso il ponte, proprio della via Tricomi. La nuova strada diventerà un ponte che attraverserà il fiume Oreto e che si collegherà al quartiere Falsomiele.

Il progetto c’è. Il problema sono, però, i fondi: «Essendo passato parecchio tempo dall’assegnazione e con l’avvento della guerra e l’aumento del costo delle materie primi, i soldi non sono più sufficienti – spiega il consigliere comunale, Antonino Randazzo -. Il Comune di Palermo ha chiesto, al ministero, di potere coprire la differenza. Viviamo un problema che, al momento, riguarda tutti i comuni italiani che hanno dovuto far fronte all’aumento dei prezzi».
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Quindi, è tutto in divenire. Tuttavia, di recente, l’assessore comunale, Maurizio Carta ha dichiarato che, nel 2025, si vuole cominciare la linea via Basile e corso Tukory (la tratta C) – prosegue Randazzo – e, una volta ultimata questa, si passerà alla D con la conseguente realizzazione del nuovo ponte sull’Oreto».

Il ponte consentirà, quindi, di connettere il quartiere Bonagia al centro città. La sua realizzazione comporterà anche la trasformazione di aree oggi destinate a verde pubblico, parcheggi, aree di insediamenti produttivi esistenti e aree agricole in sede stradale.

«La linea D è prevista, ma non è tra quelle che verrà realizzata per prima. Ed è un peccato perché è tra le più utili. Siamo nella fase iniziale di programmazione. Poi, si passerà a quella realizzativa. Ma deve esserci un aggiornamento sui prezzi e deve essere cambiato il piano regolatore – spiega l’ingegnere Roberto Di Maria, ricercatore esperto di mobilità e autore di "Sicilia in Progress" - . La priorità nella realizzazione, tuttavia, verrà data alle linee E, G e F, con riferimento alle zone di Sferracavallo, Mondello e via Francesco Crispi lato mare».

«Precisiamo, però, che per le linee D, E, F, G del “Sistema Tram” vanno approvate 14 varianti al Prg – conclude Di Maria -. Le linee da approvare completano il quadro della rete tranviaria, fortemente voluta dalle giunte Orlando e confermata anche dall’attuale giunta Lagalla, che, infatti, ha predisposto gli atti per l’approvazione di queste varianti: si tratta in alcuni casi divariazioni poco impattanti sul tessuto urbano, in altri casi di cambiamenti più sostanziali, con tanto di demolizioni».

«La linea D fa parte del secondo lotto della seconda fase del Sistema Tram. Al momento - dichiara l'assessore comunale alla Mobilità Maurizio Carta -, tutto è ancora in corso di progettazione. La gara e la relativa redazione del progetto esecutivo sono previste tra la fine dell’anno e l'inzio del nuovo. L'inizio dei lavori, invece, non avverrà prima del 2026».

«Il completamento del sistema tranviario è importante - aggiunge Carta - per consentire di ampliare la rete del trasporto pubblico di massa e offrire ai palermitani e ai turisti una vera ed efficiente alternativa all’automobile. Inoltre le prime linee che verranno realizzate consentiranno una connessione utile con l’anello ferroviario dotando la città di un più efficace collegamento tra il centro e le periferie decongestionando molto la città con evidenti benefici per la salute delle persone e per la qualità dell’ambiente».
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