Tra risse e vandali la sera non ci vai più: "Salviamo il centro storico di Palermo"
I palermitani ormai lo evitano, soprattutto il sabato sera. Troppi gli episodi di violenza e malamovida registrati di recente. L'appello dei gestori di locali e pub

Negli ultimi anni, nella zona si assiste a episodi di microcriminalità diffusa, con risse, vandalismo e comportamenti pericolosi che minano la sicurezza e il decoro urbano.
Giuseppe Corrente, titolare dello storico locale "La Champagneria" di piazza Spinuzza, lancia un appello per un maggiore controllo del centro storico, soprattutto durante il fine settimana. La sua riflessione parte da un episodio accaduto di recente che ha portato all’incendio di un’auto. Ma questo è solo uno dei tanti eventi che rendono la movida palermitana, a tratti, incontrollata.
«Nel weekend questo è un luogo d'incontro per tantissime persone, sia cittadini che turisti - dice a Balarm il commerciante -. Sarebbe opportuno avere un controllo un po' più capillare per vivere serenamente le serate. Molte volte assistiamo a scene un po' così, da giochi d'artificio sparati per dei compleanni ad altre intemperanze preoccupanti».
«Anche andando in via Maqueda - spiega Corrente - troviamo bici che sfrecciano. Anche durante lo Sherbeth, il festival internazionale del gelato, dopo una serata di festa dove c'erano bambini, persone anziane, è scoppiata una rissa che ha rischiato di trasformare una giornata gioiosa in un brutto ricordo. Tutti insieme, con le associazioni di categoria, col Comune, con le forze dell'ordine - aggiunge - dovremmo fare incontri per aggiustarla questa città, perché è tutto bello, va bene tutto ma bisogna salvaguardare questo patrimonio che è il centro storico».
La presenza di locali e di una vasta offerta gastronomica non è certo un male, anzi, rappresenta una risorsa per l'economia della città e un'attrattiva per i turisti. Il problema nasce quando il divertimento si trasforma in anarchia, mettendo a rischio la sicurezza di cittadini e visitatori. E ciò avviene ormai costantemente.
Uno dei fenomeni più pericolosi è l'invasione delle aree pedonali da parte di monopattini e scooter elettrici, spesso guidati da giovanissimi senza alcun rispetto per pedoni e regole stradali. Via Maqueda e il Cassaro, due delle principali arterie pedonali del centro storico, sono diventate veri e propri circuiti dove si sfiorano incidenti continui.
Il titolare della Champagneria evidenzia quella che per lui è la causa di molti mali: «Siamo di fronte a una generazione che, soprattutto dopo il Covid, sembra turbata. Lo vediamo anche nel resto d'Italia. Leggiamo di continue risse a Napoli, a Roma, a Milano, di nuove realtà come i Maranza. Non so da dove possa partire la soluzione - conclude il titolare della Champagneria - forse dalle scuole. Questa è una generazione che vive il divertimento all'estrema follia, atti estremi nel nome del divertimento».
È di qualche giorno fa la notizia dell'investimento di una bambina di quattro anni in via Roma. Un episodio che lancia l'ennesimo allarme sicurezza. Si pensa ad una zona 30 per l'asse che va dalla Stazione centrale a piazza Don Luigi Sturzo. Ma le criticità sono tante e complesse.
Una zona che da tanto tempo grida aiuto grazie alle associazioni e alla I Circoscrizione: continui furti, rapine, spaccate, e altri gesti di vandalismo, hanno reso tutto il comprensorio che abbraccia la città nelle zone a traffico limitato e in quelle pedonali, da via Lincoln fino al Teatro Massimo, pericoloso da frequentare.
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