NUOVI SPAZI
Tra i tesori (nascosti) del Conservatorio di Palermo: c'è pure un busto inedito dei Florio
Un luogo della memoria in cui è custodito anche un ritratto inedito di Vincenzo Florio, un bozzetto della scultura che si può ammirare in un posto storico della città
Il direttore Mauro Visconti descrive il Conservatorio come "un luogo aperto", e non potrebbe essere più appropriato. Attraverso i secoli, questa istituzione ha accolto musicisti, artisti e pensatori di ogni genere, contribuendo a plasmare il tessuto culturale di Palermo e oltre.
Nei magnifici saloni della struttura, un percorso affascinante si snoda attraverso la storia e la bellezza. Recentemente inaugurati e allestiti dall'esperto Nicolò Fiorenza, questi spazi offrono una cornice perfetta per esplorare il ricco patrimonio del Conservatorio.
Il viaggio inizia nel grande vestibolo d'ingresso, dove il Lapidarium accoglie i visitatori con una collezione unica di opere lapidee. Tra le gemme più preziose spicca il busto marmoreo di Vincenzo Bellini, inaugurato dallo stesso compositore nel 1832.
Ancora più antica è la scoperta del busto del Vincerè De Casto, il cui impegno nel 1617 durante l'epoca spagnola portò alla nascita del Conservatorio, in un'epoca segnata dal brigantaggio e dalla necessità di fornire istruzione ai giovani. Seguono le raffigurazioni di altri illustri personaggi come Alessandro Scarlatti, Carlo V d'Asburgo e Richard Wagner.
La Pinacoteca del Conservatorio è un altro gioiello, ricolma di ritratti e opere che narrano la storia dei grandi maestri e dei visionari che hanno influenzato l'istituto nel corso dei secoli.
Qui, si può ammirare una delle bacchette utilizzate da Richard Wagner durante la sua permanenza a Palermo, insieme a dipinti di grande valore come "Il Miracolo del Beato Sebastiano Valfrè" di Salvatore Lo Forte.
Ma il Conservatorio non è solo un museo del passato: è un luogo vivace, dove la creatività e l'innovazione prosperano.
Concerti, conferenze e laboratori animano le sale, coinvolgendo studenti e appassionati di tutte le età e assicurando che l'eredità culturale dell'istituto continui a ispirare le generazioni future.
In un'epoca caratterizzata da frenesia e frammentazione, il Conservatorio di Palermo rappresenta un faro di stabilità e continuità. È un luogo dove la bellezza e la conoscenza sono celebrate e preservate, garantendo che la storia e l'arte continueranno a illuminare il cammino delle generazioni a venire.
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