Su questo la Sicilia non può mai perdere: così ottiene il (prestigioso) titolo europeo

La Sicilia, almeno per quanto riguarda l'enogastronomia lascia a casa il titolo di "fanalino di coda" dell'Unione europea e agguanta un riconoscimento che in Italia si era aggiudicata solo la Lombardia nel 2017.

Si tratta del titolo di Regione europea della gastronomia 2025, prestigioso riconoscimento di caratura internazionale assegnato dall'Igcat (International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism).

La giuria che ha visitato l'Isola nei mesi scorsi ha apprezzato l'impegno di istituzioni e cittadini nell'agricoltura sostenibile e nella tutela delle specie locali oltre alla promozione dei piatti tradizionali siciliani.

Allo stato attuale manca soltanto un ultimo passaggio, ma l’Igcat si è pronunciata a favore con una "raccomandazione" espressa oggi dalla presidentei Diane Dodd.

«La giuria è d’accordo che la qualità e la varietà dei prodotti e la ricchezza delle esperienze fatte rendono quella della Sicilia una candidatura eccellente.Considerato il dossier presentato, la discussione e i risultati della visita, la giuria ha decretato che la Sicilia deve essere raccomandata come Regione europea della gastronomia del 2025, passando alla fase finale», ha sottolineato Dodd.

La nomination della Sicilia, nata durante lo scorso Vinitaly è promossa dal Consorzio Dos Sicilia, in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela dei vini della Doc Sicilia (Denominazione di origine controllata), il Consorzio del cioccolato di Modica e e una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio.

Nel 2024 il titolo era andato alla Finlandia nota per la sua cucina a base, tra gli altri, di frutti di bosco, ortaggi, funghi e pesce, che crescono fra le acque limpide del lago, le infinite foreste, l’aria pura e il clima fresco.