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Storie che non vorremmo sentire mai più: Mazara chiede giustizia per Achille e Blanco

Achille e Blanco, due cagnoloni di 2 e 9 anni, erano i cani di quartiere amati e conosciuti da tutti. Poi il macabro ritrovamento: sono stati torturati e fatti a pezzi

Susanna La Valle
Storica, insegnante e ghostwriter
  • 26 ottobre 2024

Achille e Blanco sono amici, senza volerli a tutti i costi umanizzare il comportamento dei cani, diciamo che avevano scelto di condividere insieme la vita e la strada, rispettandosi vicendevolmente.

Il Comune di Mazara del Vallo li aveva a presi in custodia sterilizzandoli, vaccinandoli, trovandogli un tutor, rimettendoli poi sul territorio.

Achille, 9 anni era stato curato nel canile per una zampa rotta tutto a spese di una benefattrice privata. Una volta guarito per il maremmano furono tentati 3 affidi, ma Achille amava essere libero e dopo qualche giorno trascorso nelle varie case, aveva sempre deciso di andare via.

Blanco, di 2 anni era un tenerone pronto a mostrare il suo amore incondizionato a fronte di una carezza, si è sempre fidato e affidato scodinzolando pieno di gioia.

L'Enpa ha così continuato ad occuparsi della loro salute nutrendoli e controllandoli. Mazara ha una particolare sensibilità per gli animali specie i cani, sarà per il Loro Patrono San Vito rappresentato proprio con un cane al guinzaglio, e aveva preso a ben volere a questi animali conosciuti da tutti.
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Abitudinari, Achille e Blanco avevano un loro percorso giornaliero.

Al mattino si recavano presso due bar dove "facevano colazione" con i clienti che dividevano parte della loro consumazione, il pranzo prevedeva la visita a 2 macellerie, dove trovavano gli scarti di carne e la sera la cena era in pizzeria. Il tour prevedeva anche lo stazionamento presso il piazzale di un noto supermercato o qualche bagno a mare.

Sempre accuditi e sorvegliati dai loro tutor, durante la calda estate mazarese non disdegnavano l’ospitalità presso la banca o la posta, godendosi l’aria condizionata, se invece vi erano forti temporali, Achille il più pauroso, chiedeva ospitalità temporanea presso portoni aperti o case trovando sempre accoglienza, per poi andare via.

Così nella più assoluta tranquillità i due cagnoloni vivono la loro vita sino a metà settembre, quando all’improvviso spariscono.

Diffusa la notizia si avviano le ricerche, arrivano numerose segnalazioni, ma niente di fatto i cani non si trovano. Diventa una ricerca frenetica fino a quando una volontaria inseguendo la sua gattina trova qualche giorno fa in un fondo vicino casa i resti dei cani fatti a pezzi.

Loredana Zummo, presidente della sezione Enpa di Mazara del Vallo, non se la sente di andare a controllare ed invia un volontario che con il rivelatore dei microchip che conferma che uno dei 2 cani, in avanzato stato di decomposizione, è proprio Achille. Dell’altro non è possibile ritrovare il congegno.

È una scena da film dell’orrore per chi scopre i resti che mostrano segni di torture e sevizie, ad Achille gli sono state persino amputate persino le orecchie e gettate lontano dal corpo, di Blanco si trovano solo le ossa dalle quali si nota che una zampa è stata spezzata.

Ma non finisce qua in questo fondo di Ulivi vi sono altre carcasse di animali uccisi orribilmente, alcune sono pecore, altre galline vi sono pure i resti di un animale, probabilmente un cane, bruciato.

La notizia del macabro ritrovamento investe la cittadina, vengono pubblicati i resti straziati, attraverso i quali si può immaginare la sofferenza atroce e prolungata di questi poveri cani.

È stata sporta una denuncia dalla presidente dell’Enpa su cui dovranno indagare gli inquirenti.

La rabbia e la voglia di giustizia per Achille e Blanco sono unanime, a cui si è aggiunto lo sdegno del sindaco e del Consiglio Comunale.

Achille e Blanco erano “cittadini “di Mazara. Bisognerà inoltre considerare la pericolosità di chi compie questi atti di sadismo sugli animali che dovrà essere assicurato al più presto alla legge ed ai servizi sociali per evitare che questa "pratica" cresca esponenzialmente.

Il periodo che stiamo vivendo è particolare è vedere sdoganti atti aberranti di malvagità pone una serie di inquietanti interrogativi. I due maremmani, con la loro orribile fine, hanno mostrato come la nostra umanità sia malata e potenzialmente pericolosa, priva di freni inibitori, codici morali ed etici.

Mazara del Vallo ha deciso di ricordare ed onorare questi animali con una manifestazione pacifica e silenziosa domenica 27 ottobre a piazza Mokarta.

Il volantino che invita la cittadinanza a partecipare ritrae Achille e Blanco, uno vicino all’altro, mentre passeggiano sulle nuvole, felici, oltre il ponte dell’arcobaleno.
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