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Storia millenaria, case bianche e colorate: un'isola siciliana entra nei "borghi marinari"

Passeggiando per le sue strade, il visitatore può respirare l’atmosfera unica di un luogo dove il tempo sembra quasi essersi fermato come per incanto. I dettagli

Erika Diliberto
Giornalista
  • 5 ottobre 2024

L'isola di Lipari

"L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto". Questa famosa affermazione di Goethe che è possibile trovare nel suo celebre libro "Viaggio in Italia" descrive appieno la bellezza di un luogo cruciale per comprendere l’essenza della cultura e della storia italiana.

E per comprenderla a pieno titolo è opportuno non soffermarsi solo sull'isola maggiore di quel che è in realtà un ampio arcipelago che conta al suo attivo diverse altre isole come Ustica, il gruppo delle Eolie al nord, le Egadi ad ovest e l’isola di Pantelleria e il gruppo delle Pelagie al sud.

Ed è di questi giorni la notizia che Lipari, la più grande e la più famosa delle isole Eolie, ha ottenuto un nuovo e prestigioso riconoscimento: l’isola, infatti, è entrata a far parte della Rete siciliana dei Borghi marinari.

Il protocollo d’intesa tra i Comuni prescelti ed i presidenti del GALP siciliani, è stato siglato proprio la scorsa settimana a Ortigia, nell'ambito del G7 Italia.
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L’obiettivo o meglio lo scopo primario della "rete", nata grazie all'istituzione del REIMAR, “Registro delle Identità della Pesca Mediterranea e dei Borghi Marinari", risiede nel valorizzare quel che sono i borghi marinari attraverso una serie mirata di azioni coordinate di sviluppo turistico, culturale e naturalmente anche sociale.

A ricevere il prestigioso encomio è stato il vicesindaco di Lipari, Saverio Merlino, nel corso della cerimonia che ha avuto luogo alla presenza dell’Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Salvatore Barbagallo, e del Dirigente Generale del Dipartimento della pesca mediterranea della Regione Siciliana Alberto Pulizzi.

L’inclusione di Lipari in quella che è la Rete dei Borghi Marinari non è solo un riconoscimento di carattere turistico, ma soprattutto una vera e propria celebrazione delle sue radici storiche e delle tradizioni secolari che continuano ancora oggi a vivere tra le sue vie.

Lipari ha alle spalle una storia millenaria, testimoniata dal rinvenimento di numerosi reperti archeologici che affiorano dal suo suolo vulcanico e dal Museo Archeologico Regionale Eoliano, uno dei più importanti d’Italia per lo studio delle culture del mediterraneo antico. Fondata dai Greci nel 580 a.C., l’isola di Lipari divenne un punto strategico di scambi commerciali e culturali tra i popoli del Mediterraneo.

Le tracce di questo glorioso passato sono ancora oggi visibili nelle rovine delle antiche mura, nei resti delle necropoli greche e romane e nel Castello di Lipari che domina il centro storico e offre una vista mozzafiato sull'arcipelago. Ma il fascino di Lipari non si limita soltanto alle vestigia di un passato ricco e florido.

Passeggiando per le sue strade, il visitatore può respirare l’atmosfera unica di un luogo dove il tempo sembra quasi essersi fermato come per incanto.

Le sue case bianche e colorate che costeggiano le vie strette, i piccoli negozi di artigianato locale e le trattorie tipiche dove è possibile gustare i sapori autentici della cultura eoliana - come il pesce fresco, i capperi e la malvasia - fanno di Lipari un vero e proprio scrigno di cultura e tradizioni.

È doveroso ricordare anche che la maggiore delle Eolie non è solo storia e cultura. La sua bellezza naturale, infatti, è uno degli elementi che l’hanno resa celebre a livello internazionale.

Le sue coste frastagliate e selvagge, interrotte da suggestive spiagge di sabbia bianca e nera, offrono uno spettacolo che incanta chiunque ha la fortuna di trovarsi in questi luoghi. Le spiagge di Canneto e Spiaggia Bianca sono tra le più amate per le acque cristalline e la sabbia vulcanica, simbolo appunto della natura vulcanica del sottosuolo.

Lipari è inoltre circondata e arricchita da un paesaggio marino straordinario, che invita alla scoperta dei fondali ricchi di flora e fauna marina, ideali per chi ama lo snorkelling o le immersioni subacquee. L’interno dell’isola è altrettanto suggestivo con sentieri panoramici che conducono alle antiche cave di pomice e ossidiana, una risorsa che in passato rese Lipari celebre per il commercio di tali materiali.

L’ingresso di Lipari all'interno della "Rete" non solo rafforza il suo status come meta turistica, ma apre anche la strada a un nuovo modello di sviluppo turistico, basato sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente.

Il turismo "lento" che permette di scoprire le bellezze naturali e culturali senza fretta, è sempre più richiesto dai visitatori che desiderano essere protagonisti di un’esperienza autentica a contatto con la natura.

L’inserimento di Lipari tra i Borghi marinari rappresenta inoltre un esempio per le altre località siciliane, che possono trarre ispirazione dal percorso intrapreso dall'isola. Questo riconoscimento dimostra che investire nella valorizzazione del patrimonio culturale naturale può portare non solo prestigio, ma anche benefici tangibili e concreti per la comunità locale, creando opportunità di sviluppo economico sostenibile.

“Un’iniziativa importante – afferma il vicesindaco e assessore al turismo, Merlino - che consentirà ai Comuni in rete di promuovere il proprio patrimonio e potenziare l’attività turistica, attraverso la creazione di un marchio unitario e un piano di comunicazione coordinato”.

Lipari, oggi, non riafferma solo la sua centralità nel panorama turistico regionale, ma si prepara a vivere una nuova fase di rinascita e di crescita, nel rispetto di quelle che sono le sue radici storiche e la sua straordinaria bellezza naturale.
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