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Tra le vigne sin da bimbo: Sandro, il siciliano tra i migliori sommelier d'Inghilterra

Cresce a Marsala, frequenta un'importante scuola di cucina e si realizza nel Regno Unito. Con ogni vino che propone racconta una storia e fa innamorare le persone

Selene Grimaudo
Giornalista pubblicista e pedagogista
  • 19 agosto 2024

Sandro Mezzapelle

Marsala è la città dei vini, dove cantine rinomate hanno la loro sede e perpetuano da decenni tradizioni vitivinicole importanti.

È a Marsala che Sandro Mezzapelle cresce, respira l'aria delle vigne e delle cantine, grazie alla sua famiglia che, da generazioni, si occupa di viticoltura. Nei suoi ricordi, quando aveva circa sette anni si svegliava alle cinque del mattino per andare a vendemmiare insieme al nonno, al papà e ai suoi due fratelli.

La sua passione per il mondo del vino è radicata nella sua storia personale e professionale. La sua famiglia ha avuto un ruolo fondamentale nelle sue scelte. Il loro amore per il vino e la loro dedizione al lavoro lo hanno ispirato e sostenuto in ogni fase del suo percorso. Da bambino, sognava di viaggiare e di scoprire il mondo, pur rimanendo legato alle sue radici.

Il suo viaggio enogastronomico è iniziato in un piccolo ristorante-pizzeria di Marsala, quando aveva appena 15 anni, affascinato dai profumi e dai sapori che riempivano l'aria, dopo la scuola, correva in pizzeria, pronto a imparare e ad aiutare in sala.
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«Non era un lavoro facile - afferma Sandro - ma mi sentivo vivo, come se stessi scoprendo un mondo nuovo. Nel ristorante avevamo una piccola selezione di vini locali e vedevo come i clienti reagivano, positivamente, quando riuscivamo a consigliare il vino giusto per accompagnare i loro piatti. Questo mi ha portato a voler sapere di più».

Aggiunge: «Lavorare lì mi ha insegnato l'importanza del duro lavoro e della dedizione e naturalmente, ho sviluppato un amore per il cibo e il vino. Affascinato da quel mondo e invaghito dai guadagni che quel lavoro mi procurava lasciai la scuola e mi misi a lavorare a tempo pieno».

A 22 anni, decise di intraprendere un viaggio che avrebbe cambiato la sua vita. In Inghilterra, trascorse quasi quattro anni in diversi ristoranti, migliorò le sue competenze, lavorando e imparando molto, scoprendo che una cultura differente crea anche un diverso approccio alla cucina e alla sala.

Dopo questo periodo, con il desiderio di creare una sua famiglia, ritornò in Italia, lavorando a Trapani per quasi cinque anni e poi nuovamente nella sua città di origine, Marsala, affinando le sue capacità di sommelier e maître di sala.

Sandro, che adesso ha 42 anni, non si è mai fermato ed ha sempre avuto non solo la voglia di mettersi in gioco, ma di superare se stesso, così circa sette anni fa decise di iscriversi all'Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, per perfezionare le sue conoscenze.

«Questo percorso formativo – prosegue Sandro - mi ha dato una comprensione più profonda non solo del vino, ma anche della gastronomia in generale, studiando storia e cultura della gastronomia, deontologia professionale, 3 moduli A.I.S, tecniche di servizio e tanto altro. Questo corso è considerato uno dei più prestigiosi in Italia ed è stato un percorso di studi intenso e di sacrifici grandissimi tenendomi lontano da mia moglie e mia figlia per quasi un anno.

Dopo Alma feci uno stage alle Calandre, uno dei ristoranti con tre stelle Michelin più rinomati al mondo dove imparai l'importanza della passione e della dedizione nel raggiungere l'eccellenza, lavorando come aiuto sommelier e cameriere di sala».

Sandro non si è fermato lì, continuamente pronto a partire per scoprire nuovi orizzonti e altre opportunità ritorna, con la moglie e i figli, in Inghilterra.

«Era un passo importante, dettato dalla volontà di confrontarmi con una realtà internazionale e dal desiderio condiviso con mia moglie di osare e sognare una vita migliore per noi e i nostri bambini. Lasciare la nostra terra non fu facile, ma la speranza di un futuro più luminoso ci spinse a fare questo passo. Iniziai così a lavorare in alcuni dei migliori hotel del mondo: il Four Seasons, al Savoy, dove realizzai un sogno che avevo fin da bambino, lavorare in quell'iconico hotel, anche se solo per un breve periodo».

Continua: «Al Dorchester, io e il mio team riuscimmo a conquistare una stella Michelin, e fui selezionato tra i top 50 sommelier del Regno Unito. Ogni giorno era una nuova sfida, ma anche una nuova opportunità di crescita e realizzazione».

I primi mesi in Inghilterra furono, per Sandro, un turbinio di emozioni contrastanti. Da un lato, provava una grande eccitazione per le nuove opportunità che gli si presentavano; dall'altro, una profonda nostalgia per la sua terra.

Le difficoltà non mancavano: adattarsi a un nuovo ambiente lavorativo, superare le barriere linguistiche e culturali e costruire una nuova rete di amicizie e conoscenze. Eppure, quei momenti difficili furono anche quelli che gli permisero di crescere di più.

«Ricordo con affetto le prime degustazioni nei locali prestigiosi e nelle cantine dell’Hampshire, dove ebbi l'occasione di incontrare esperti del settore e di apprendere nuove tecniche. Queste esperienze, seppur impegnative, arricchirono il mio bagaglio professionale e umano, rendendo la mia avventura in Inghilterra un capitolo indimenticabile della mia vita».

L'esperienza che lo ha portato ad essere selezionato tra i migliori 50 sommelier del Regno Unito dalla rivista Harpers Wine & Spirits è stata il frutto di anni di dedizione, passione e studio. Ogni sera sul lavoro, si impegnava a creare momenti unici in cui ogni abbinamento di vini era personalizzato per sbloccare ricordi legati alla vita degli ospiti.

«Mi piaceva raccogliere informazioni sui momenti significativi della loro vita: viaggi, celebrazioni, luoghi speciali e persone care. Personalizzavo wine pairing che non solo si abbinavano perfettamente ai piatti, ma che evocavano anche emozioni e ricordi particolari. Ricordo un momento in cui un ospite mi ha raccontato del suo viaggio in Toscana e della sua passione per i vini della regione».

Spiega Sandro: «Ho scelto un Chianti Classico Riserva che mi aveva colpito per le sue note di ciliegia e spezie, ricordandomi delle colline toscane. Quando l'ospite ha assaggiato il vino, ho visto nei suoi occhi un lampo di riconoscimento e nostalgia, un ricordo vivido del suo viaggio riaffiorare».

Aggiunge: «Un altro momento memorabile è stato quando un ospite mi ha parlato del suo matrimonio celebrato in una piccola cantina in Borgogna. Ho selezionato un Pinot Noir di quella stessa regione, spiegando come la sua eleganza e complessità potessero richiamare i ricordi di quel giorno speciale. L'ospite è rimasto visibilmente commosso, riconoscendo il profumo e il gusto del vino che aveva assaggiato durante il suo matrimonio».

Quelle serate, insieme a molte altre esperienze simili, hanno contribuito a consolidare la sua reputazione nel settore. La sua selezione tra i migliori 50 sommelier del Regno Unito dalla rivista Harpers Wine & Spirits è stata il riconoscimento di anni di duro lavoro, continua formazione e il costante desiderio di creare esperienze enologiche che vadano oltre il semplice abbinamento di cibo e vino, toccando le corde più profonde delle emozioni e dei ricordi personali degli ospiti.

Sandro ha due sogni nel cassetto e due nuovi obiettivi da raggiungere, con la stessa tenacia e lo stesso amore che hanno contraddistinto le sue scelte professionali e umane, lui desidera insegnare e aprire un locale dove poter condividere la passione per il vino e per il servizio di sala con i giovani delle scuole alberghiere.

«Per me il vino rappresenta una delle connessione più autentiche con la natura e credo fermamente nel suo potere di unire le persone e di creare esperienze indimenticabili. Penso che noi sommelier facciamo uno dei lavori più difficili al mondo, ci prendiamo cura delle persone».

Regaliamo sorrisi, attenzioni e consigli, siamo discreti, presenti e capaci di dire la parola giusta al momento giusto, non é un lavoro per tutti, ma é una bella scuola di vita che si basa sul rispetto, gentilezza e eleganza e forse, se il mondo fosse pieno di sommeliers vivremmo in un mondo migliore».

Sandro guardando indietro, è soddisfatto dei suoi successi e del suo percorso intenso e straordinario che lo ha reso la persona che è oggi.

Ogni sfida, ogni successo e ogni momento difficile non ha mai fatto venire meno la sua passione per il cibo e per il vino; al contrario, cresce ogni giorno, alimentata dai ricordi e dalle esperienze che hanno segnato il suo percorso.

«Dopo 20 anni lavorando in molti contesti diversi, impari molte cose che non avresti mai potuto prevedere quando eri alla scuola per sommelier».

Tutto ciò che ha realizzato lo deve al suo impegno e alla famiglia su cui ha potuto sempre contare sia sull' appoggio morale che pratico. Oggi, può dire di aver realizzato molti dei sogni che aveva da bambino, lavorando in un campo che ama e che gli ha permesso di viaggiare e di incontrare persone straordinarie.

Continua a dedicarsi alla sua passione, condividendo le conoscenze, l' amore per il cibo e il vino con chiunque incontri. In questo momento Sandro pensa di ritornare a Marsala e forse di fermarsi qui per realizzare i suoi due grandi sogni.

La storia di Sandro è una testimonianza di quanto sia importante seguire i propri sogni, lavorare sodo e non arrendersi mai.
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