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Sette parole che sono (quasi) uguali: come si dicono in spagnolo, siciliano e catalano

Pronunciate in queste lingue abbattono le differenze, per ricordarci che possiamo sempre trovare punti di contatto. Una su tutte le unisce davvero, qual è

Balarm
La redazione
  • 16 ottobre 2024

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Ci sono parole che uniscono i popoli, che sono molto simili anche fra culture che per certi versi possono sembrare lontane, a ricordarci che possiamo sempre trovare punti di contatto e radici comuni.

Lo sanno bene i creator digitali Paolo e Mar che hanno pubblicato su Instagram e TikTok un reel che ha ottenuto migliaia di like. In particolare le lingue prese in esame sono affini (ma non ditelo a nessuno). Italiano, spagnolo, catalano e, udite udite, siciliano.

A turno i ragazzi e le ragazze dicono una parola nella loro lingua. Si parte sempre dall'italiano, poi spagnolo, siciliano e catalano. Ma facciamo un esempio concreto. Secondo voi come si dice piccione in spagnolo? Paloma, che in siciliano diventa "palumma" e in catalano còlom.

E se invece volessimo dire cassa? Diventa caja, cascia e caixa. Per non parlare di lavorare che oltre a trabajar, travagghiari e treballar avrebbe anche un suo corrispondente francese, ma questa è un'altra storia. Poi ci sono anche fucile, cucchiaio e settimana.

Ma c'è un termine a dir poco avvolgente e caldo che unisce tutti questi popoli e le loro lingue sotto un'unica voce: coperta che per tutti è "manta".

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