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Sembra irrealizzabile ma tutti ne parlano: in un video 4 proposte per il Ponte sullo Stretto
Dal 1969 tante le proposte prese in esame e poi scartate e Geopop le mostra una a una, elencando tutti i pro e contro presenti nella relazione tecnica del ministero
Il team di Geopop ha realizzato un video con le quattro proposte prese in esame dal 1969 a oggi, molte delle quali scartate, riportando per ciascun progetto pro e contro e realtà simili e già realizzate in giro per il mondo.
Le proposte sono contenute in una relazione tecnica pubblicata ad aprile dell’anno scorso sul sito del ministero delle Infrastrutture.
Oggi esiste un solo progetto ufficiale, quello a una campata, dicono da Geopop, «ma ci sono altre soluzioni alternative e alcune di queste esistono in giro per il mondo e noi vogliamo farvele vedere una ad una».
Primo esempio il ponte a una campata, con la base stradale sospesa nel vuoto, esiste una versione in Turchia sul Bosforo che gli esperti ritengono potrebbe sostenere scosse fino a 7.1 di magnitudo.
Un altro tipo di ponte che resiste alle scosse sismiche è quello a tre campate, come il ponte sullo stretto di Akashi, in Giappone, che ci dimostra come i ponti possano essere costruiti anche in zone sismiche.
Infine c’è il tunnel subalveo (situato inferiormente all'alveo di un corso d'acqua ndr) che nel caso del Ponte sullo stretto sarebbe realizzato 80 metri sotto il fondale marino, come ad esempio, l’Eurotunnel sotto la Manica, l’Eurasia tunnel in Turchia e l’Acqua Line in Giappone.
Geopop lo dichiara apertamente, non vogliono mica dire quale sarebbe la scelta migliore. Conoscere e fare chiarezza però è sempre un buon punto di partenza, dato che, ne siamo certi, di Ponte sullo Stretto se ne sentirà parlare ancora a lungo.
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