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Se Gaia deve parcheggiare a Palermo c'è Ale Rubino: anche "Franco" fa la sua coreografia

Sulle note di "Chiamo io chiami tu", canzone portata a Sanremo da Gaia, il creator Ale Rubino inscena una coreografia che "gioca" su quella vera: ecco il video

Balarm
La redazione
  • 28 febbraio 2025

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Ormai se a Palermo nomini Gioiele, Sofia, Rita e Franco non ci sono dubbi: stai parlando di Alessio Rubino. Il content creator che ha dato vita a questi personaggi dopo il Festival di Sanremo torna su TikTok con un iconico sketch che (come sempre) ci strappa anche più di una risata.

Sulle note di "Chiamo io chiami tu", canzone portata sul palco dell'Ariston da Gaia, Ale Rubino inscena una coreografia che "gioca" su quella vera di Carlos Diaz Gandìa, ballerino che negli ultimi giorni è andato virale per il modo di tenere il ritmo con suoni onomatopeici come "Shop, shap, taka tà, tiki tà, boom ka ka".

Il nostro content creator non ne sbaglia una e replica lo sketch come se Gaia dovesse parcheggiare e ad attenderla fosse Franco, impiegato comunale ideato da Ale Rubino e padre di Sofia.

Lui, in veste anche di parcheggiatore della zona le "suggerisce": «Deve parcheggiare?? Compà compà mettila 'ca, mettila 'ca. Di qua, di qua, Tikibom». Il video si conclude con la frase canonica: «1 euro per il parcheggio non ce l'ha?».

«Però non dategli soldi, nemmeno se fanno il balletto per favore», aggiunge come descrizione su TikTok.

Esuberante, carismatico, divertente, umile e attento osservatore. Dalle prime storie su Instagram alla collaborazione con Valentino Picone, Alessio Rubino di strada ne ha fatta senza mai dimenticare chi fosse: «Una cosa a cui ho sempre fatto attenzione è stato non cambiare, sono rimasto me stesso».

Nato a Palermo ed è studente di Psicologia e appassionato di calcio, doppiaggio e recitazione, il content creator siciliano approda per la prima volta sui social nel 2019.

Nonostante i soli 1000 follower, inizia a postare sulle storie di Instagram brevi sketch che vedono protagonista lui e dei gufetti collezionati dalla madre. Inizia a dare una personalità alle statuette e, attraverso la messa in scena di storie avvincenti, ad attirare l’attenzione del pubblico.

Non dà molto peso alla cosa, fino all’arrivo del Covid. Durante il lockdown, stando chiuso a casa, Alessio comincia ad avere una forte spinta creativa e inizia a sentire il bisogno di regalare alle persone cinque minuti di spensieratezza al giorno.

Da lì comincia il suo viaggio che lo ha portato fino ad adesso a essere conosciutissimo e amato per la sua spontaneità e ironia con cui racconta stralci di vita quotidiana con leggerezza.
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