“Se ognuno fa qualcosa si può fare tanto”: vela e taekwondo per il riscatto di Palermo
Il Coni ha attivato due progetti a Palermo che coinvolgono circa 2500 tra bambini e ragazzi di vari quartieri per favorire la pratica dello sport a tutte le fasce di reddito

Le arti marziali sono fra gli sport più educativi per via della loro disciplina
Il progetto più vasto e capillare è quello che ha per nome "Un diritto per tutti" in cui il Coni ha come partner la Regione Siciliana. Le scuole che fanno parte del progetto sono 25 per circa 2000 bambini e gli sport praticati sono tantissimi dalla pallavolo al calcio, dall'atletica al basket, passando per il taekwondo, il cricket, judo, il canottaggio e la barca vela.
«Abbiamo insistito per avere la vela tra gli sport - spiega Rachid Berradi, responsabile dei progetti del Coni e tra i migliori mezzofondisti italiani di sempre che vanta la partecipazione alle Olimpiadi di Sydney 2000 -. In barca a vela tutti devono fare qualcosa affinché la barca si muova e che tutto vada a buon fine. E questo è proprio il principio che vogliamo promuovere e cioè un precetto di Don Pino Puglisi: se ognuno fa qualcosa si può fare tanto».
Un altro progetto che è attivo già da qualche anno coinvolge i ragazzi dello Zen 2 di Palermo con la scuola Falcone. "Vincere da Grandi" è nato con l’obiettivo di offrire ai ragazzi dai 5 ai 14 anni di alcuni quartieri disagiati delle più grandi città italiane, l’opportunità di praticare gratuitamente un'attività sportiva. Tutto nasce grazie a Lottomatica in collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), che insieme hanno ideato e reso possibile il progetto.
«Lo sport qui significa tanto, - aggiunge Berradi - significa uno strumento di riscatto e noi vogliamo dare a questi ragazzi la possibilità di crescere bene nella lealtà. Un altro punto importante che non va sottovalutato è tenere viva la scuola anche il pomeriggio per evitare atti di vandalismo così che possa diventare un presidio».
«Il numero delle scuole che ogni anno aderisce a questo progetto è sempre in crescita così come i ragazzi - dice Ruben Buttafuoco, uno degli insegnanti di taekwondo del progetto "Un diritto per tutti" - tutti, dagli insegnanti, ai genitori, e gli stessi studenti, hanno capito l'importanza dello sport. Molti ragazzi che non conoscevano alcune discipline si sono appassionati e continuano a livello agonistico, è un modo per le federazioni per scoprire nuovi talenti».
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