STORIA E TRADIZIONI
Se non hai più scelta "chista è a zita": storie e origini di un modo di dire (quasi) siciliano
Il proverbio a sfondo matrimoniale, ancora molto utilizzato, nasce a Napoli, per essere esportato poi in Sicilia e modificato nella variante che conosciamo oggi
Ebbene, quando qualcosa non ci va proprio a genio e si cerca di rifuggirlo, in Sicilia nonni, bisnonni o zii sfoderano l’antico proverbio: "Chista è ‘a zita e cu ‘a voli sa marita!" o la forma abbreviata "Chista è a zita", letteralmente “Questa è la fidanzata: chi la vuole, se la sposa".
Un proverbio a sfondo matrimoniale, ancora molto utilizzato, che nasce a Napoli, per essere esportato poi in Sicilia e modificato nella variante che conosciamo oggi.
Esso indica quelle circostanze in cui bisogna mettere da parte l’ostinazione e accettare la situazione, perché impossibile da cambiare. E sappiate che contrattare, in questo caso, serve a ben poco.
Ma cosa c’entrano fidanzamento e matrimonio in questo detto popolare?
Secondo alcuni, la nascita del proverbio deriva dalla vicenda di una donna che voleva far sposare due giovani. Peccato che lo sposo non fosse d’accordo e voleva defilarsi dalla futura moglie scelta per lui.
Insomma, il futuro sposo doveva accontentarsi e sottostare alle condizioni, perché altro non c’era.
Ahinoi, rimane invece un mistero cosa ne pensasse a riguardo la zita. Cioè la fidanzata, termine presente anche nella tradizione toscana con l’accezione di "ragazza" che, secondo alcune fonti, ha origine persiana e indicava una donna "pura o vergine".
Nel detto campano zita lo troviamo nel suo vezzeggiativo "zitella" (donna nubile), per estendersi poi nel tempo al significato di fidanzata; una forma utilizzata non solo in Sicilia, ma anche in altre parti del Sud: Calabria, Puglia e Molise.
La versione del detto popolare "Chista è a zita con il nome Isabella", oltre che in Campania è conosciuta anche nel trapanese insieme a un’altra versione: "Chista è a zita, orba, ciunca e struppiata" (Questa è la fidanzata, cieca, zoppa e difettosa).
In questo caso, l’espressione ha sempre lo stesso senso, indicando però alcuni “difetti” o particolarità che non mancano alla suddetta fidanzata.
Breve, lunga, con nome o particolari, questa è dunque una delle espressioni della saggezza popolare, del patrimonio linguistico o dei luoghi comuni da custodire; perché checché si considerino, detti e proverbi appartengono al retaggio degli antichi, divenuti parte integrante del proprio modo di comunicare.
E poi diciamolo, sin dall’infanzia rappresentano un po’ i grilli parlanti di ogni casa siciliana che, tramite i parenti, forniscono alla nostra coscienza insegnamenti coloriti.
E chi non riuscisse ad accettarlo, perché antiquati e fuori dal tempo, come direbbero i nostri avi "Chista è a zita".
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio
-
ITINERARI E LUOGHI
In Sicilia c'è uno dei posti più belli al mondo: si torna a nuotare nei laghetti di Cavagrande
-
ITINERARI E LUOGHI
La piccola spiaggia che ci ricorda quanto siamo fortunati: un'oasi di pace in Sicilia