CRONACA
Se giri a Palermo li vedi sempre rotti e pieni di rifiuti: addio ai contenitori di abiti usati
La Rap ha deciso di avviare la rimozione dei contenitori "gialli" per la raccolta di indumenti, ormai diventati per lo più ricettacolo di rifiuti di ogni tipo
Foto da Facebook
L'azienda è partita dapprima con quelli posizionati abusivamente per le strade della città, come avvenuto di recente in via Beato Angelico, nel quartiere Cep. In questo caso le attività di dismissione sono monitorate dalla polizia municipale, d’intesa con le autorità giudiziarie. Attualmente ne sono stati rimossi una ventina ma, dai monitoraggi effettuati, sul suolo pubblico ne insistono ancora almeno il triplo.
Poi toccherà gradualmente anche ai 400 contenitori regolarmente posizionati in città, molti dei quali diventati ricettacolo di rifiuti e di manomissioni continue. Basta infatti farsi un giro in qualsiasi quartiere di Palermo per vedere questi contenitori aperti, o meglio scassinati, con gli indumenti disseminati per strada. Così quello che doveva essere un metodo di raccolta differenziata destinato al riuso si è trasformato nel suo esatto contrario.
Per quanto riguarda quelli coperti da regolare contratto, d’intesa con l’amministrazione comunale e con la ditta aggiudicatrice del servizio ieri è stata firmata la risoluzione. Per chi volesse disfarsi dei propri abiti, rimane sempre attivo il servizio gratuito garantito nei centri comunali di raccolta dislocati in città, dove saranno presenti i contenitori dedicati».
Il contratto con la ditta aggiudicatrice, avviato in data 28 novembre 2022, aveva una durata di 36 mesi ma è stato rescisso di comune accordo una decina di mesi prima.
«Accolgo con favore la decisione della Rap di avviare la rimozione dei contenitori per abiti usati, spesso trasformati in vere e proprie discariche sia in centro città che nelle periferie - commenta la consigliera Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega in Consiglio comunale -. Si tratta di una richiesta che ho più volte inoltrato, sia per singoli casi specifici, che denunciando in Consiglio Comunale e pubblicamente la pessima gestione di questi contenitori, ormai diventati simbolo di degrado e di attività poco trasparenti.
La dismissione di questi contenitori - prosegue - è un piccolo passo verso una condizione di decoro urbano e per il contrasto a fenomeni di abbandono incontrollato dei rifiuti. È ora fondamentale continuare quell'azione sinergica fra amministrazione, società di gestione dei rifiuti e comunità anche per un piu ampio utilizzo dei centri comunali di raccolta, dove i cittadini potranno continuare a conferire gratuitamente i propri abiti usati in strutture adeguate e controllate».
«Esprimo grande soddisfazione. Da tempo ho lamentato e segnalato la situazione indecorosa dei suddetti contenitori in quanto risultano solamente ricettacolo di rifiuti. I cittadini hanno a disposizione i diversi centri di raccolta ubicati in città, dove sono presenti i contenitori dedicati. Questo è un ulteriore passo avanti per dare alla nostra città un'immagine degna del suo valore culturale e turistico», commenta anche il vice presidente vicario del Consiglio comunale, Giuseppe Mancuso.
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