Roberto Lipari ricorda Giovanni Falcone e invia una personale "Nota vocale alla mafia"
"Se quest'anno all'albero Falcone non c'è nessuno a ricordare Giovanni, sua moglie e i ragazzi della scorta, la colpa è di un nemico molto più grande, il Coronavirus"
Con queste parole inizia la commovente "nota vocale alla mafia" inviata dall'attore e comico Roberto Lipari, nel giorno della commemorazione della strage di Capaci in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato) e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Erano le 17.57 del 23 maggio 1992, quando esplose un tratto di autostrada A29 vicino al comune di Capaci in provincia di Palermo.
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