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Qui ha trovato il primo lavoro in 7 giorni: Silvio, da Palermo a Breslavia (solo andata)

Il lavoro e la famiglia lo tengono stabilmente legato da ormai quasi sedici anni in Polonia, ma il cuore continua a battere forte per la sua città. La sua storia

Sara Abello
Giornalista
  • 17 giugno 2024

Silvio Catalano con la moglie Margherita e la figlia Maria

Il lavoro e la famiglia lo tengono stabilmente legato da ormai quasi sedici anni a Breslavia, ma il cuore continua a battere forte e caldo per la sua Palermo.

Ecco la storia di Silvio Catalano, che dal 2008 vive e lavora in Polonia e persino adesso, con una guerra non molto lontana, non può negare di aver trovato in quella terra una casa accogliente che ormai sarebbe quasi impossibile lasciare.

Silvio oggi ha 45 anni e vive con Margherita, la compagna di origine polacca, e la loro bimba Maria di sette anni.

Sembrano lontani gli anni degli studi in scienze politiche a Palermo e dei viaggi tra Spagna, Inghilterra e Francia, un po’ per imparare le lingue e un po’ in cerca di nuove esperienze di vita.

Lontani effettivamente lo sono, se si pensa a quel vortice che lo ha avvolto, più che travolto, poco dopo.

Era il 2008 quando, nel giro di circa una settimana, ha trovato il primo lavoro a Breslavia. Proprio durante i suoi viaggi Silvio aveva conosciuto tanti ragazzi di origine polacca che nel tempo erano divenuti suoi amici, e grazie a loro aveva saputo di interessanti opportunità di lavoro per italiani da inserire in aziende internazionali.
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Senza un’occupazione fissa all’epoca, Silvio inviò qualche richiesta con il proprio curriculum e fu subito ricontattato.

Un paio di colloqui da remoto e sette giorni dopo aveva già un contratto e una nuova vita pronti ad accoglierlo. Dal suo racconto emerge una Polonia diversa da quella che siamo abituati ad immaginare: una terra dinamica e stimolante, in continua e viva evoluzione.

Certo l’impatto in un luogo tanto diverso fu un po’ duro riguardo tanti aspetti, soprattutto il clima e la gente un po’ meno incline che a Palermo a far amicizia.

L’incontro con la comunità di emigrati europei però ha attutito il colpo, un supporto continuo e vicendevole che ha creato legami profondi e che proseguono ancora oggi, nonostante molti di loro nel frattempo siano tornati a casa.

Ancora oggi la Polonia continua ad incarnare una realtà diversa dall’Italia e dalla Sicilia, e anche se Silvio riesce a convivere con un clima gelido e nella mancanza della cucina di mamma, di certo non ne sente meno la mancanza.

Percepisce la rumorosa assenza del cielo azzurro, del mare, della buona tavola e dell’affetto di fratelli e zii con i quali resta costantemente in contatto e cerca di vedere almeno due volte l’anno, ma in Polonia ci sono la sua famiglia e il lavoro che compensano pienamente i vuoti. Oggi lavora per una multinazionale americana nel campo delle risorse umane e bisogna dire che in quasi vent’anni non è rimasto un solo giorno senza occupazione.

Tanti i cambiamenti di aziende vissuti, ma sempre nell’ottica di una evoluzione in positivo, occupando di volta in volta cariche che gli hanno permesso di crescere e migliorarsi professionalmente ed economicamente in questo universo giovane e incredibilmente dinamico, oltre che pieno di opportunità, che è la Polonia.

Maria sta crescendo bilingue e per fortuna, nonostante gli attuali conflitti tra Russia e Ucraina non siano così geograficamente distanti, sembra vivano in un luogo sicuro perchè lontano dal confine e molto vicino alla Germania. Due anni fa sono stati tanti gli ucraini arrivati a Breslavia, dove sono rimasti a vivere e lavorare proprio perchè è un luogo che per loro rappresenta protezione.

Forte è il legame che unisce ancora Silvio e la Sicilia, e ora che da Breslavia parte un volo diretto per Palermo anche gli spostamenti si facilitano, consentendogli di venire tutte le estati.

Fino a non molto tempo fa anche un gesto basilare come prendere un aereo per raggiungere casa risultava complesso per via di tutti i giri necessari, passando per lo scalo di Londa, Parigi o Berlino.

Nonostante tutto però è in Polonia che Silvio vede il futuro, lì è il suo lavoro e l’origine dei suoi amori: Margherita e Maria. Solo un’alternativa lavorativa valida potrebbe fargli cambiare idea, molto valida e stabile, un po’ come raccontano i tanti altri siciliani emigrati all’estero, prima o dopo Silvio.

Perché se da un lato gli manca passeggiare con il viso trafitto dal sole, dall’altro sa bene che non basta questo a dargli l’impulso per tornare e sradicare la figlia e la compagna da una quotidianità sicuramente più solida.

Pensa sovente ad un ritorno ma poi riflette su quanto la Polonia dal punto di vista amministrativo, lavorativo e organizzativo sia tutto un altro livello rispetto all’Italia e allora... forse il ritorno in Sicilia resterà solo un mezzo desiderio, o forse si concretizzerà.

Ma in fondo, se ci pensate bene, Silvio ha trovato il suo angolo di paradiso in Polonia ed è dove si sta bene che si è a casa.
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