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Quel rudere in via Messina Marine a Palermo: non tutti sanno che è villa Larderia

Monumenti abbandonati? È il caso di dire che non c'è più niente da recuperare se parliamo di villa Moncada di Larderia: basta vedere le immagini di com'era e di com'è

  • 8 novembre 2018

La villa aristocratica (probabilmente di villeggiatura) di Francesco Moncada principe di Larderia, di fine Settecento, si trova in via Messina Marine a Palermo.

Particolare il tratto di muro retrostante che limita un passaggio pedonale verso la strada parallela a via Messina Marine.

Si nota, sempre sul retro, una parte della villa con degli interventi di costruzione recente, conosco Larderia come frazione di Messina ed ho trovato notizie sulla famiglia Moncada e su Francesco, proprietario di questa villa.

Pur se i principi di Larderia pare che conservassero questo titolo nobiliare anche dopo aver perso il feudo di Larderia, il Francesco in questione dovrebbe essere tale Francesco Moncada e Branciforte.

Era il IV principe di Larderia, di Rosolini ecc. (1738-1798) marito di Concetta Branciforte (che sposa a Palermo il 28 aprile 1756), deputato del Regno nel 1782, consigliere del Commercio nel 1792, ministro plenipotenziario alla Corte Pontificia, gentiluomo di camera, cavaliere del San Gennaro.
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Ai tempi del Villabianca Francesco Moncada era proprietario di questa "novella casena da lui fabbricata sulla via della località detta Mustazzola".

Contemporaneamente stava costruendo una villa più imponente a Bagheria (villa Larderia) rimasta però incompiuta.

Il principe poi abbandonò la costruzione della villa di Bagheria preferendo un edificio più piccolo, ma funzionale e con affaccio sul mare.

Lateralmente, come si può vedere dalla vecchia foto del 1965 tratta dal libro di Lanza Tomasi era dotata di due terrazzini.

La villa fu abitata fino agli anni Ottanta ma dopo ne fu programmata la demolizione, forse per cedimento dei soffitti.

Ma infine l'abbattimento non ebbe mai luogo anche se la villa fu comunque abbandonata e depredata. Oggi è in stato di assoluto degrado.
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