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Quei bambini (felici) degli anni '70 a Palermo: quando c'era "l'istituto Alba"

Questa scuola viene frequentata da una delle più note coppie di comici palermitani: Toti e Totino. Vi raccontiamo la scuola nata dal sogno di una giovane

  • 30 dicembre 2024

Alba De Crescenzo in una foto col marito e i figli

Nel 1966, a Palermo, le donne hanno desiderio di libertà e indipendenza. Sognano in grande un futuro rosa . Tra queste donne c'è Alba De Crescenzo, figlia di insegnanti, che sogna una scuola tutta sua.

«Sin da bambina amavo fare l'insegnante. Dalle suore facevo la maestrina perchè sorvegliavo i bambini più piccoli. Mi vestivo pure da suora - sorride Alba - mentre inizia a raccontarsi».

E quindi, in quell'anno, nel 1966, con l'aiuto della famiglia, in un red-de- chaussèe (piano rialzato) di via Filippo Cordova, quasi ad angolo con la via Libertà, nasce l'"Istituto Alba", una scuola con il nome di quella giovane donna che sogna una scuola materna ed elementare. Un Istituto arredato all'avanguardia con un corpo insegnante qualificato. Ma non fu solo quello.

Al pomeriggio c'è il doposcuola anche per le classi medie e superiori. Il padre di Alba dà lezioni private di italiano, latino e greco; il fidanzato, Franco Genova, dà lezioni private di scienze, matematica e fisica.
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Genova diventerà il marito di Alba e gestore insieme a lei della scuola. La mamma, invece, pensa al futuro pensionistico della figlia; Alba, infatti, racconta - «Mia madre pensava alla mia contribuzione, per questo mi iscrisse di nascosto alla graduatoria per l'insegnamento. Un bel giorno sono stata chiamata in contemporanea in due scuole e così presi servizio alla scuola materna statale».

Alba De Crescenzo trascorre tutte le sue giornate per la scuola sia pubblica che privata. Le figlie, Valentina e Daniela, saranno figlie della scuola, appassionate di attività. Ed ecco alcune tra le innumerevoli arti che si possono svolgere: all'Istituto Alba si può fare danza classica con una giovanissima Nancy Cannilla che fa danzare sulle punte le allieve di Alba.

Al lunedi pomeriggio, invece, una di quelle sale si trasforma in cinema tra sedioline e sgabelli di tutte le dimensioni. Accorrono bambini di tutte le età.

Vengono da altre scuole e da altri quartieri. È l'ora del cartone, il cineclub dell'Istituto Alba è firmato Walt Disney. Ogni settimana un film introvabile.

Un proiettore moderno comanda scene indimenticabili come quelle della "Carica dei 101". Decine di bambini, tra cui io, ascoltano con attenzione quei momenti di magia.

Ma le attività non finiscono qui perchè una bella fetta viene riservata al sogno di Alba: il teatro. Pippo Taranto è stato un animatore della scuola, «Alba ricorda - portava in trasmissione le squadre dei nostri ragazzi capeggiati da mia figlia Valentina. Abbiamo vinto anche diverse gare artistiche.

"Gioca tu che gioco anch'io" è il nome del programma televisivo, ricorda la figlia Valentina Genova, «giochi di matematica, musica, e lettere. Spesso siamo stati vincitori». Valentina aggiunge ai suoi ricordi i giochi di prestigio a scuola con il Mago Marchese e il Mago Morlan.

«La musica non mancava mai c'era anche Clara De Santis al pianoforte. Si studiava l'inglese con la Professoressa Melina e la ginnastica artistica con la maestra Donatella».

All'Istituto Alba si sperimenta anche una tra le più note coppie di comici palermitani: Toti e Totino.

Ce lo ricorda proprio Alba spiegandoci che gli allievi dell'Istituto Alba sono stati protagonisti in costume di spettacoli andati in scena all'Istituto Don Bosco, «i due istituti erano abbastanza vicini. Mi sono occupata di preparare i temi degli spettacoli.

Con noi sono nati Toti e Totino. Ricordo che anche se erano un po' più grandi si mettevano il grembiulino insieme ai nostri alunni e da questi momenti di condivisione hanno iniziato a fare i cabarettisti».

Alba ha amato molto il teatro e quegli spettacoli sembravano che uscissero da dietro le quinte di un vero teatro. Del resto, lei stessa ha ammesso: «La mia dedizione è stata totale soprattutto anche come supporto agli insegnanti delle squadre» Il Natale all'Istituto Alba è sempre una festa con regali per tutti i bambini distribuiti da Attilio Ingrassia, allievo del doposcuola, vestito da Babbo Natale.

«Durante queste feste sono state indimenticabili, racconta Valentina, le recite di fine anno con i musical come "la banda delle lucciolette". I presentatori dapprima siamo stati io e Dario Montana, ma poi abbiamo coinvolto tutti i bambini, disabili e non».

Oggi, Valentina e Daniela Genova, le figlie di Alba e Franco Genova, sono insegnanti di inglese e sostegno.

Com'erano i bambini degli anni '70? «Erano meno informati dal punto di vista tecnologico - risponde Alba - ma erano bambini molto intelligenti e perspicaci».

L'Istituto Alba era una scuola a pagamento, Alba ci spiega qual'era la famiglia - tipo. «Erano famiglie di professionisti. Abbiamo avuto il figlio di Boris Giuliano - Alessandro. Sono stati nostri allievi i figli del console americano quando il Consolato era in via Vaccarini a due passi dalla scuola. C'erano bambini che già all'asilo leggevano il Giornale di Sicilia che con una preparazione adeguata potevano frequentare la prima preparatoria a 5 anni».

Alba De Crescenzo spiega, inoltre, il sistema che lei ha adottato più di cinquant'anni fa, quello dei puntini ovvero del disegno tratteggiato per consentire all'allievo di acquisire in tempi brevi una certa manualità e il movimento giusto nel quaderno.

«Alba aggiunge - erano sistemi all'avanguardia per quei tempi , mentre adesso sono molto attuali e normali» . Verso la metà degli anni '80 la scuola si trasferisce in una "vera scuola" - come la definisce Alba - in piazzale del Fante.

L'Istituto Alba cambia locali, lascia l'ambiente familiare di via Cordova per trasferirsi in un edificio adibito ad un'attività scolastica. E tutto questo dura fino al '94. Alba, a dire il vero, avrebbe voluto continuare diversificando l'attività. Infatti, racconta « avrei voluto aprire una bella ludoteca e anche uno spazio per gli anziani».

A distanza di innumerevoli anni vengono ancora organizzate rimpatriate da quei bambini felici che ricordano un'infanzia da raccontare insieme ad un album di ricordi in quelle classi dell'Istituto Alba.
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