STORIA E TRADIZIONI
Quando la bellezza mette i brividi: il Satiro Danzante ha la forza magnetica del mare
L'espressione del volto, la bellezza dei lineamenti: tutto indica il ritrovarsi di fronte a un capolavoro, che si è fatto tirare su dall'acqua per riprendere a vivere tra di noi
Il volto del Satiro Danzante di Mazara del Vallo
È il museo che custodisce il Satiro Danzante a Mazara del Vallo, al centro di un'antica ex chiesa proprio sotto la cupola dal sapore arabo. Una statua il cui ritrovamento è ben documentato in un filmato che ripercorre tutte le operazioni di recupero fino al restauro, effettuato dall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma.
La torsione del corpo, l'espressione del volto, la bellezza dei lineamenti: tutto indica il ritrovarsi di fronte a un capolavoro, che si è fatto tirare su dall'acqua dopo più di 2000 anni per riprendere a vivere tra noi.
La statua bronzea venne rinvenuta in due fasi: nella primavera del 1997 venne alla luce la gamba sinistra e il 4 marzo del 1998 il corpo privo dell’altra gamba e delle braccia, entrambi recuperati dal motopesca mazarese Capitan Ciccio, al comando di Francesco Adragna.
Il Museo del Satiro, oltre al capolavoro di Prassitele, espone reperti provenienti dalle acque del Canale di Sicilia, fra cui il frammento bronzeo di zampa di elefante di epoca punico-ellenistica, un calderone bronzeo di epoca medievale, una selezione di anfore da trasporto di epoca arcaica, classica, ellenistica, punica, romana e medievale.
Sono esposti anche due cannoni in ferro provenienti da Torretta Granitola, da cui provengono alcuni capitelli corinzi e ionici anch’essi esposti. In Piazza Plebiscito, dove ha sede il Museo del Satiro, è custodito, così, uno dei tesori più importanti provenienti dal mare.
Secondo la mitologia greca, il Satiro era una figura maschile che personificava la fertilità e le forze della natura. La statua è alta circa 2 metri e pesa 96 kg: il suo ritrovamento risale al 1998.
I riccioli fluttuanti, la bocca socchiusa e l’espressione del viso, data soprattutto dagli occhi in vetro colorato, ancora ben conservati, sono le cose che più affascinano chiunque l’osserva. Il Satiro Danzante è conosciuto in tutto il mondo perché già esposto nei più importanti musei: basti pensare al Museo del Louvre di Parigi o al Museo Nazionale di Tokyo.
La sua potenza artistica ed emotiva, però, non può che risaltare a Mazara del vallo, casa sua, nel piccolo museo posto al centro della città.
Il museo di piazza Plebiscito è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, altre informazioni sono reperibili sulla pagina dedicata al museo del Comune di Mazara del Vallo.
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