MUSICA
Punta al (Teatro) Massimo ma resta umile: Adelaide, giovane talento della lirica palermitana
Ascoltare la sua voce suscita forti emozioni. Si è avvicinata all'opera da piccola grazie a un'insegnante che le fece ascoltare La regina della notte di Mozart dall'opera Il Flauto Magico
Adelaide Minnone (foto di Angelo Contorno)
Nonostante le difficoltà che il settore teatrale ha dovuto affrontare a causa della pandemia da Covid 19, sono molti i giovani siciliani che coltivano il sogno di lavorare in questo settore e fare dell’arte e del teatro il loro mestiere, Adelaide Minnone, giovane talento della lirica palermitana, è tra questi.
«Mi sono avvicinata all'opera da piccola, ero alle elementari, un'insegnante mentre disegnavamo ci ha fatto ascoltare La regina della notte di Mozart dall'opera Il Flauto Magico. Sono tornata a casa felicissima, corsi subito da mia madre con l’entusiasmo tipico dei bambini dicendole “guarda mamma lo so fare!”. Mia madre mi guardò come se fossi posseduta – racconta Adelaide - avevo circa 10 anni, iniziai a cantare e non smisi più».
A 16 anni ha poi iniziato a studiare canto lirico e non si è mai pentita di questa scelta «mi sono iscritta al Conservatorio ma i miei non erano felicissimi, io però ho voluto provarci lo stesso andando contro tutti e lasciando anche l'università; facevo economia ma sentivo che non era la mia strada così ho decido di dedicarmi esclusivamente alla musica, mi sono iscritta nuovamente al Conservatorio di Palermo e ho completato i miei studi a Ferrara, mi sono laureata l'anno scorso, e in questi anni ho vinto diversi premi e partecipato a molti concorsi da solista. L'ultimo che ho vinto è stato ad aprile in cui ho vinto il premio come miglior voce siciliana, è stata davvero una grande soddisfazione».
Adelaide crede davvero in questo sogno, il prossimo ottobre debutterà in un concerto da solista ad Alcamo «sono molto emozionata e non vedo davvero l’ora. Vorrei anche provare ad entrare in diverse accademie e attualmente sto cercando un’agenzia che possa seguirmi nella carriera da solista, sto comunque continuando a studiare e migliorare grazie soprattutto alla mia maestra di canto Francesca Martorana a cui sono legatissima. Due anni fa ha deciso di prendersi cura di me e le sono grata ogni giorno di più: non ho mai avuto così tanti progressi come da quando studio con lei». Non ho intenzione di fermarmi, sono fatta per questo mestiere e negli anni ho capito di avere il carattere per farcela, non è soltanto la voce a farti andare avanti».
Adelaide attualmente lavora al teatro La Fenice di Venezia ed è parte del coro dell'opera di Peter Grimes che andrà in scena da fine giugno fino a Venezia e parteciperà al concerto Carmina Burana che si terrà il prossimo 9 luglio nella splendida cornice di Piazza San Marco. «Qui a Venezia si lavora davvero bene, l'ambiente è incredibilmente stimolante, siamo coccolati e questo contesto internazionale è una grandissima opportunità di crescita per me. L’opera che porteremo in scena a giugno è di un autore inglese e il coro non è di semplice esecuzione, ma sono qui e darò il massimo».
La Fenice di Venezia è il sogno di ogni lirico per eccellenza, ma non per Adelaide che sogna di poter cantare quanto prima al Teatro Massimo, idealmente da solista «il mio legame con la Sicilia è assolutamente viscerale. Sono felice di avere l’opportunità di esibirmi in un teatro come La Fenice, ma amo profondamente la mia terra e il mio teatro e spero di avere l’opportunità di cantare lì quanto prima, ho molta fiducia nel futuro. Ho già fatto due audizioni e quest'anno sono arrivata seconda, l’anno prossimo dovrebbe essere quella buona. È comunque una grandissima opportunità, grazie a questa audizione sono stata contattata per esibirmi a Venezia e, anche se io punto al Massimo, per ora va bene così».
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