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Pollina e le sue origini: un video racconta di quella bellezza sospesa tra cielo e terra

Leggenda vuole che Pollina sia nata da un amore quello sorto tra un arabo (Ayub) e una normanna (Polina). Ed è proprio la voce di Donna Polina a raccontare la sua terra

Balarm
La redazione
  • 18 giugno 2019

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Pollina è un piccolo borgo delle Madonie abbarbicato su una rocca che domina il mare. Impossibile non innamorarsi dei suoi vicoli e scorci dopo tutto, leggenda vuole, sia nata da un amore quello sorto dalla “fuitina” tra un arabo (Ayub) e una normanna (Polina).
Ed è proprio la voce di Donna Polina a raccontare la sua terra nello spot diretto da Alessandro Di Giugno che sottolinea quanto la “diversità sia ricchezza” e che evidenzia alcuni contrasti netti, come il bianco della manna, unicità e presidio slow food tipico della zona, e il nero dei ricci del mar Tirreno.

Ma è il contrasto tra mare e cielo, che diventa anche il claim del progetto turistico territoriale, a sintetizzare tutto il fascino di una biodiversità naturale incredibilmente marcata in Sicilia e apprezzata dai turisti, per la quale Pollina si candida a perfetta icona, con il mare della frazione di Finale ed il cielo del promontorio di Pollina.

Mare” che vuol dire anche profumi, cibo e divertimento estivo, e “cielo” che si connota di significati profondi - specie a Pollina - grazie a un museo dedicato all’astrologo Maurolico. Ma “cielo” anche come dimensione sacra, con il sorprendente patrimonio artistico religioso: su tutti, le tante opere del Gagini disseminate nelle chiese del borgo.

Pollina è una meta turistica in forte ascesa, che sfrutta bene la collocazione sulla costa - fra Cefalù e Tusa- della località marina di Finale. Posizione strategica ma anche significati e valori propri, in un continuo gioco tra presunti “opposti” ribaditi nello spot prodotto dall’associazione culturale “P3” (beninteso, in omaggio a Giuseppe Pitrè, il grande antropologo siciliano) attraverso immagini di paesaggi e scorci mozzafiato.

Terra di arabi e normanni, terra ricca di tradizione eppure aperta alla contaminazione contemporanea (si veda l’interessante programmazione estiva), Pollina si candida - legittimata dalla propria storia ed in controtendenza alle politiche attuali - ad accogliere.
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