NUOVI SPAZI
Più crociere e un "ponte" con la città: anche Catania avrà un nuovo porto, come sarà
Non solo Palermo, con il suo Marina Yachting, anche Catania vuole riqualificare il suo porto, realizzando una nuova stazione marittima destinata a crociere e yacht
Obiettivo principale è trasformare il capoluogo etneo in meta di approdo turistico, meglio ancora se di lusso. E allora spazio a crociere, grandi navi e mega yacht. La strategia dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale è quella di trasformare Catania in polo crocieristico e turistico e trasferire i container e le navi merci ad Augusta, che diventerebbe quindi un polo commerciale strategico.
Per la riorganizzazione dei due porti siciliani è stato pubblicato un bando da 317 milioni di euro, un avviso di project financing, ossia gestione mista pubblico-privato.
La nuova gara prevede la concessione per 25 anni al fine di assicurare stabilità e continuità, con un ammortamento calcolato in base al Piano Economico Finanziario che i soggetti partecipanti dovranno allegare, a fronte di svariati servizi, del progetto e costruzione della nuova Stazione Marittima del porto di Catania e della gestione del terminal crocieristico.
Intanto il nuovo volto della stazione marittima del porto di Catania è chiaro e ben definito nel progetto di fattibilità, affidato a uno studio di progettazione palermitano, la G.S.M. srl, dalle iniziali dei nomi dei tre soci: l'ingegnere Giuseppe Bileddo, il geometra Salvatore Pecoraro e l’architetto Massimiliano Pilato. Ha collaborato al progetto anche l'architetto Antonella Aiello.
Ma come sarà il "nuovo porto" di Catania? A spiegarlo a Balarm è Salvo Pecoraro, geometra di GSM: «Il progetto prevede la costruzione di una stazione marittima di circa 4mila mq e la realizzazione di un'ampia area di accoglienza per i turisti. Il progetto prevede in totale tre fasi di lavori.
La prima riguarda appunto la riqualificazione della stazione marittima con l'allungamento della banchina - spiega Pecoraro - Un ampliamento che consentire l'approdo di 3 grandi navi da crociera in contemporanea. Un'opera che chiaramente ha l'obiettivo di aumentare il flusso turistico e crocieristico.
Negli ultimi anni l'interesse per il settore crocieristico è molto cresciuto, riscoprendo il suo grande valore in termini di ricadute economiche turistiche e non solo. In questo senso, Catania non può non sfruttare la sua posizione strategica».
Ma andiamo nel dettaglio. L'area di accoglienza prevede la presenza di nuove attività commerciali, come negozi, ristoranti, bar. Insomma un vero e proprio Terminal Crociere, dotato di tutti i servizi necessari.
La fase due riguarda invece l'allargmento di due banchine di approdo per i grandi yacht e imbarcazioni private; ma anche l'urbanizzazione di alcuni servizi, come parcheggi, aiuole, biglietterie, colonnine di ricarica per auto elettriche.
Nella fase tre, infine, è prevista la costruzione di un sovrappasso, una sorta di ponte, che collegherà le banchine con il resto della città, attraverso lo sbocco in Piazza Martiri della Libertà, una delle zone nevralgiche di Catania, vicina alla stazione centrale e direttamente collegata con l'aeroporto Fontanarossa grazie al servizio bus e pullman.
L'avviso di 317 milioni scade a fine dicembre ed è aperto ad aziende e imprese private. Solo dopo aver scelto la cordata di imprese che avrà presentato il progetto migliore, si potrà dare il via ai lavori. Ma l'Autorità portuale conta di ultimare i lavori (o quanto meno di presentarli in fase avanzata), in occasione dell'Italian Cruise Day, che si svolgerà proprio a Catania fra due anni.
«Cambiamo pagina e proiettiamo le strutture portuali nel futuro – spiega il presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina – con strategie ambiziose e moderne, che superano le vecchie logiche, e mirano ad una programmazione seria, green e innovativa in grado da un lato, di scommettere sull’affidabilità degli interlocutori nell’attuazione degli obblighi contrattuali, attraverso una serie di richieste importanti e parametri rigidi illustrati in gara, dall’altro di prevedere progettualità e realizzazioni di opere necessarie, più volte promesse ma finora mai realizzate, per il rilancio della portualità dell’area siculo-orientale.
Solo per l’assetto infrastrutturale abbiamo stanziato 245 mln per Augusta e 150 per Catania con lavori sono in fase di avvio o già in corso di realizzazione. Un sentito grazie al comitato di gestione per il considerevole lavoro portato avanti».
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