CRONACA
Perché le fontane di Palermo sono a secco: viaggio tra "gioielli" che vogliono risorgere
Da piazza Pretoria alla Zisa, passando per i Quattro Canti e piazza Rivoluzione: reportage tra i tesori "dimenticati". Mancano i soldi, ma forse qualcosa si muove
Alcuni esempi rilevanti sono le fontane di Piazza Pretoria, di Piazza Rivoluzione, dei Quattro Canti, di Villa Bonanno, di Porta Felice, dei Cantieri Culturali della Zisa, di Villa Giulia e del Parco della Favorita.
A non funzionare sono quelle più esposte allo sguardo del turista, che vorrebbe immortalare un momento e che, invece, si ritrova vasche vuote, completamente a secco, come accade a Fontana Pretoria.
«Non solo è vergognoso che non siano attive, ma anche che siano piene di immondizia, di bottiglie, lattine e cartoni. Manca la manutenzione» afferma un residente nei pressi di Piazza Rivoluzione. Qui la fontana risulta senza acqua zampillante; in cambio, però, è piena di sporcizia e lasciata nel degrado più assoluto.
Si diffonde il caso delle fontane non funzionanti proprio quando, al porto di Palermo, viene inaugurata fontana “Marina” all’interno del nuovo molo trapezoidale. Quella che sembrerebbe essere la nuova “Barceloneta” palermitana, caratterizzata da giochi d’acqua e numerose attività commerciali e ristorative, sta dimostrando al Comune come investire sul settore turistico possa accrescere enormemente l’attenzione sulla città di Palermo.
Allora perché continuano a non essere attive le più importanti fontane del centro storico?
La risposta arriva direttamente dall’assessore al Centro Storico, Maurizio Carta, che spiega: «Per quattro anni non ci sono state abbastanza risorse economiche per una manutenzione ordinaria del parco scultoreo e monumentale che permettesse alle fontane di funzionare - continua - Ora che siamo usciti da questa condizione di dissesto e che siamo rientrati in una condizione di agibilità finanziaria contiamo che vengano assegnati i fondi necessari».
In questi anni sono stati fatti solo interventi di piccola manutenzione dove ce ne fosse la necessità. Sono intervenuti l'Amap, quando il problema riguardava il sistema idrico, o il Coime, per interventi di piccola manutenzione attinenti alla pulizia dell’impianto idrico o dei condotti.
L’assessorato del Centro Storico ha agito direttamente, invece, quando i problemi sopraggiunti hanno quasi messo a rischio il patrimonio monumentale. Un intervento emergenziale è stato effettuato sulle fontane dei Quattro Canti per evitare che l’eccesso d’acqua compromettesse la qualità dei marmi e delle decorazioni.
«Siamo usciti da questa situazione economica drammatica approvando in un anno e mezzo 8 bilanci che ci hanno permesso di rientrare in una condizione di normalità finanziaria - spiega l’assessore - Entro fine mese il Consiglio Comunale dovrebbe approvare l’assestamento e quindi dovremmo ottenere le risorse che abbiamo chiesto. Queste verranno dedicate anche ad una manutenzione ordinaria delle fontane storiche di Palermo» conclude Carta.
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