MOBILITÀ
Per chi ci credeva e chi no, slitta (ancora) il Ponte sullo Stretto: quando partono i lavori
Sembrava che il 2024 potesse essere l'anno di svolta, ma le cose (anche stavolta) vanno diversamente. Cosa accade all'opera "più promessa" di sempre
Il progetto del Ponte sullo Stretto
Sembrava che il 2024 potesse essere l'anno di svolta, tanto che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, tra i maggiori sostenitori dell'opera, aveva imposto una time-line: l'approvazione del progetto esecutivo entro giugno 2024 . Un passaggio necessario che avrebbe poi sancito l'avvio del cantiere.
Le cose però, anche questa volta, sembrano andare diversamente: i tempi si allungano e slitta così l'inizio dei lavori.
Cosa è successo (questa volta)?
La società Stretto di Messina ha chiesto al ministero dell'Ambiente una sospensione di 120 giorni per rispondere alle oltre 200 domande di chiarimento poste dalla commissione Via-Vas sul progetto dell'opera e che valuta, sulla base di una direttiva Europea, «la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente naturale».
La documentazione sarà ora consegnata entro settembre. Per cui salta l'obiettivo di far partire i cantieri del Ponte entro l'estate.
«La decisione è motivata dalla eccezionale rilevanza dell'opera e riflette la volontà e il massimo impegno della società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione Via e Vas del Mase», ha detto l'amministratore delegato, Pietro Ciucci.
«Alcuni approfondimenti - aggiunge - prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei. Le osservazioni del Mase riguardano in particolar modo l'impatto ambientale ma anche l'analisi dei costi e dei benefici e la gestione dei cantieri. Viene poi richiesto un quadro aggiornato e congruente sulle "condizioni di pericolosità da maremoto"».
Per capire meglio i tempi tecnici necessari ci siamo rivolti a "Sicilia in Progess", blog specializzato in fatto di mobilità e infrastrutture, che spiega: «Questo comporterà, forzatamente, la posticipazione della presentazione del progetto definitivo, dotato di tutti i pareri, all’approvazione del CIPESS che, a nostro avviso, potrebbe avvenire tra fine 2024 ed inizio 2025, anzichè a fine giugno come era stato preannunciato, forse con troppo ottimismo».
«Slittano conseguentemente i tempi per la redazione del progetto esecutivo, a cui potrà procedersi solo a progetto definitivo approvato dal CIPESS. Difficilmente la redazione dell’elaborato prenderà meno di un anno, per cui possiamo prevedere il reale inizio dei lavori a fine 2024. In precedenza, ovviamente, si potrà procedere all’avvio dei procedimenti di esproprio ed alla esecuzione delle opere preliminari, ma sempre dopo la emanazione del parere del CIPESS: a inizio 2025».
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