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Per chi ci credeva e chi no, slitta (ancora) il Ponte sullo Stretto: quando partono i lavori

Sembrava che il 2024 potesse essere l'anno di svolta, ma le cose (anche stavolta) vanno diversamente. Cosa accade all'opera "più promessa" di sempre

Balarm
La redazione
  • 10 maggio 2024

Il progetto del Ponte sullo Stretto

Il Ponte sullo Stretto di Messina, utopia o solida realtà? Era la domanda che ci eravamo posti mesi fa quando ci siamo occupati del dibattito aperto (e mai chiuso) tra i favorevoli e i contrari su quella che si può definire senza remore "l'opera più promessa di sempre", almeno in Sicilia e in Italia.

Sembrava che il 2024 potesse essere l'anno di svolta, tanto che il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, tra i maggiori sostenitori dell'opera, aveva imposto una time-line: l'approvazione del progetto esecutivo entro giugno 2024 . Un passaggio necessario che avrebbe poi sancito l'avvio del cantiere.

Le cose però, anche questa volta, sembrano andare diversamente: i tempi si allungano e slitta così l'inizio dei lavori.

Cosa è successo (questa volta)?

La società Stretto di Messina ha chiesto al ministero dell'Ambiente una sospensione di 120 giorni per rispondere alle oltre 200 domande di chiarimento poste dalla commissione Via-Vas sul progetto dell'opera e che valuta, sulla base di una direttiva Europea, «la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente naturale».
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Il Mase (ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica) aveva presentato le sue osservazioni il mese scorso e la società avrebbe dovuto rispondere entro 30 giorni, quindi entro fine maggio, salvo una proroga, che ieri è stata chiesta.

La documentazione sarà ora consegnata entro settembre. Per cui salta l'obiettivo di far partire i cantieri del Ponte entro l'estate.

«La decisione è motivata dalla eccezionale rilevanza dell'opera e riflette la volontà e il massimo impegno della società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione Via e Vas del Mase», ha detto l'amministratore delegato, Pietro Ciucci.

«Alcuni approfondimenti - aggiunge - prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei. Le osservazioni del Mase riguardano in particolar modo l'impatto ambientale ma anche l'analisi dei costi e dei benefici e la gestione dei cantieri. Viene poi richiesto un quadro aggiornato e congruente sulle "condizioni di pericolosità da maremoto"».

Per capire meglio i tempi tecnici necessari ci siamo rivolti a "Sicilia in Progess", blog specializzato in fatto di mobilità e infrastrutture, che spiega: «Questo comporterà, forzatamente, la posticipazione della presentazione del progetto definitivo, dotato di tutti i pareri, all’approvazione del CIPESS che, a nostro avviso, potrebbe avvenire tra fine 2024 ed inizio 2025, anzichè a fine giugno come era stato preannunciato, forse con troppo ottimismo».

«Slittano conseguentemente i tempi per la redazione del progetto esecutivo, a cui potrà procedersi solo a progetto definitivo approvato dal CIPESS. Difficilmente la redazione dell’elaborato prenderà meno di un anno, per cui possiamo prevedere il reale inizio dei lavori a fine 2024. In precedenza, ovviamente, si potrà procedere all’avvio dei procedimenti di esproprio ed alla esecuzione delle opere preliminari, ma sempre dopo la emanazione del parere del CIPESS: a inizio 2025».
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