SCUOLA E UNIVERSITÀ
Pareti vegetali, hi-tech e menu veg: le nuove strepitose mense dell'Università di Palermo
Restyling totale, arredamento e servizi di ultima generazione per le mense universitarie e nuovi punti ristoro nelle tante sedi Ersu di Palermo, Caltanissetta e Agrigento
La mensa Santi Romano all'Università di Palermo (rendering)
Ma si aprono anche quattro nuovi punti di ristorazione in centro storico: la Casa del Goliardo (ex Hotel de France in piazza Marina), Schiavuzzo (via Schiavuzzo-piazza Rivoluzione), Santissima Nunziata (Piazza Casa Professa–Giurisprudenza) e Biscottari (via Biscottari–zona Cattedrale/Albergheria).
E si sta lavorando anche per l’apertura del servizio in favore degli studenti del Conservatorio Bellini di Palermo (in via Squarcialupo) e l’Università pubblica non Statale Lumsa (via Filippo Parlatore) le cui istituzioni hanno già manifestato la disponibilità mentre si è in attesa di un riscontro da parte dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo.
Un appalto del valore di 14 milioni di euro, per una durata massima di 5 anni e l’erogazione di circa 2,5 milioni di pasti.
Ma vediamo il nuovo sistema di ristorazione che prevede anche un sistema innovativo per la prenotazione e la programmazione dell’alimentazione da parte degli studenti attraverso My RistoCloud, un’apposita app.
L'app è consultabile dallo Smartphone e che consente di: prendere visione dei menu, delle ricette, navigando tra le pietanze previste per la giornata, visualizzando la loro composizione dal punto di vista organolettico, nutrizionale e bromatologico, essere informati su ingredienti o eventuali sostanze potenzialmente allergizzanti o foriere di intolleranze.
Tramite l’app si potrà prendere visione dei singoli ingredienti e degli eventuali marchi di tutela (es. prodotto DOP, IGP, BIO, prodotti del territorio, locale…) con il relativo calendario della stagionalità o reperibilità sul mercato. E al termine del pasto, l’utente potrà anche esprimere il proprio gradimento sulle pietanze e sul servizio.
I menu sono ispirati alla dieta mediterranea che sarà somministrata per lo più attraverso prodotti freschi e di stagione, preparati secondo ricette tradizionali.
I principi ispiratori del progetto alimentare Cot per l’Ersu Palermo sono: il territorio (utilizzo di produzioni siciliane con alta percentuale di prodotti biologici e locali di stagione, molti a denominazione protetta DOP, IGP e PAT), le tradizioni (promozione di gastronomia siciliana) o l’utenza con l’uso di prodotti provenienti dal commercio equo-solidale e/o da terreni confiscati alle mafie nonché proposte gastronomiche vegetariane e vegane o legate a dettami religiosi.
Ma anche la salute (sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso l’informazione sulla composizione delle ricette, la provenienza dei prodotti, la presenza di sostanze allergeniche, i valori nutrizionali delle ricette).
Alla mensa Santi Romano – realizzata dal gruppo internazionale di progettazione Urban Future Organization - saranno attivi: la linea self-service, la pizzeria, la linea salad (insalate composte), l’hamburgheria, il take away.
Si è provveduto a una nuova tinteggiatura degli ambienti per renderli più accoglienti e vivibili, utilizzando diverse tonalità di grigi per soffitti e pareti.
Sono state inserite colonnine ricarica devices e impianti di diffusione sonora e allo stesso tempo è stata realizzata la predisposizione nell’ottica di possibili inserimenti futuri di videoproiettori.
Realizzate anche pannellature, scritte in rilievo sulle murature, la localizzazione degli ambienti con le loro funzioni.
Diverse le postazioni a sedere per i diversamente abili, così come le indicazioni dei percorsi da seguire per l’accesso ai servizi forniti, grazie all’illuminazione totalmente revisionata, a pannelli/monitor digitali e banconi retro-illuminati.
Facile individuazione della zona docenti e studenti al piano primo, o della sala pizzeria e hamburgheria al piano terra. Apposita area anche per il servizio del take-away. Presenti anche formazioni di pareti vegetali realizzate con l’utilizzo di muschio.
Nei bagni nuovi sanitari e rubinetterie, piastrelle con diffusori aria sapone con sensori di avvicinamento; lo stesso per i bagni dei portatori di disabilità. Le soluzioni adottate consentono un risparmio idrico del 40-50% rispetto a un sistema tradizionale.
Realizzata un’area lounge, filtro tra la residenza studentesca e la mensa vera e propria, in cui poter sostare in relax e passare del tempo libero, anche fuori dall’orario di apertura della mensa.
Altra peculiarità è la caratterizzazione dei suoi prospetti esterni attraverso l’inserimento di una facciata continua in vetro retro illuminato RGB. Illuminazione LED RGB che permette di poter cambiare il colore per variazione e intensità luminosa, ottenendo tutta la scala dei colori così da creare atmosfere particolari nelle ore serali e notturne.
Per il risparmio energetico, una nuova installazione di corpi illuminanti a led.
Il costo del pasto – che può essere fruito anche in modo frazionato, sia per motivi dietologici che per disincentivare gli sprechi alimentari – varia in base alla condizione dello studente che ha la gratuità se vincitore di borsa di studio (fino a 2 pasti al giorno se fuori sede, un pasto al giorno se studente pendolare o in sede) mentre paga in base al reddito ISEEU negli altri casi, da un minimo di 1,6 euro (per un pasto intero) a un massimo di 5,8 euro (per un pasto completo) con un reddito ISEEU superiore a 40mila euro.
Il costo a carico dello studente per il pasto intero: I Fascia (Iseeu da 0 a 6.404,5) 1,6 euro, II Fascia (Iseeu da 6.404,51 a 12.809,0) 2,1 euro; III Fascia (Iseeu da 12.809,1 a 19.213,51) 2,6 euro, IV Fascia (Iseeu da 19.213,52 a 30.000) 3,7 euro, V Fascia (Iseeu da 30.000,1 a 40.000) 4,7 euro e infine VI Fascia (Iseeu superiore a 40.000,1) 5,8 euro.
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