Palermo si attacca al tram: via libera a 4 linee, ma tempi incerti (e lavori al palo)
Il Consiglio comunale ha dato l'ok definitivo alle nuove tratte della fase 2 del tram. Sui tempo però non c'è certezza. Slittano ancora i lavori della linea C

Un tram a Palermo su uno dei ponti sull'Oreto
Il Consiglio comunale ha approvato, all'unanimità, una delibera che apporta alcune modifiche ai progetti delle 4 nuove linee della fase 2 del tram (già approvati a dicembre scorso), sulla base di alcune osservazioni presentate da cittadini e associazioni.
Le 4 nuove linee e le priorità
Un passaggio burocratico che dà il via libera definitivo alle quattro tratte: la linea D, che collega la fermata metro di Orléans con Bonagia, prolungando l'attuale linea 3; la linea E, da viale Croce Rossa a Mondello (che passa dallo Zen); la linea F, che da via Duca della Verdura arriva alla stazione centrale e la linea G che arriva a Sferracavallo.
A essere approvate in sala di 15 "piccole" varianti urbanistiche necessarie per il passaggio delle linee tranviarie. Si tratta di un pacchetto di opere che riguardano non solo la realizzazione di binari, fermate e di tutti gli impianti necessari, ma anche di interventi collaterali di rigenerazione urbana, come piste ciclabili e aree verdi.
Come già definito nella prima approvazione avvenuta a dicembre scorso, l'amministrazione, in funzione delle risorse disponibili, ha scelto di dare priorità alla periferie. Una decisione che si traduce in un primo cronoprogramma, che prevede di privilegiare la linea D, ossia quella che connette Bonagia con la stazione, nell'ambito della quale è prevista la costruzione di un nuovo ponte sull'Oreto; così pure una porzione della linea E (Croce-Rossa/Mondello), ossia quella che passa dallo Zen, in modo da collegare così uno dei quartieri più periferici della città col centro.
«In funzione delle risorse disponibili - si legge in una nota dell'assessorato comunale alla Mobilità sostenibile - il Consiglio Comunale ha anche definito le priorità di esecuzione in modo che la rete tranviaria serva i grandi quartieri periferici sia per connetterli con le aree centrali dei servizi sia per renderli potenzialmente attrattivi per la localizzazione di nuove funzioni rigenerative e considerata.
Pertanto, si privilegerà una porzione della Tratta E che permette il collegamento tra il centro città e lo Zene la Tratta D che connette Bonagia alla Stazione Centrale. In particolare per questa tratta sarà cruciale la realizzazione di un quarto ponte sul Fiume Oreto sia per distribuire meglio i flussi sia per aumentare i profili di sicurezza della città in caso di eventi emergenziali.
Una volta completate le approvazioni ambientali - continua la nota - la rimodoluzione delle priorità potrà essere sottoposta al Ministero prima di procedere alla gara. La realizzazione delle nuove linee del tram, senza barriere e catenarie, è parte di una diversa idea di città non solo perché si renderanno più equamente accessibili i quartieri periferici, ma anche perché lungo queste linee di mobilità sostenibile si potranno localizzare i nuovi grandi servizi di cui Palermo ha bisogno, senza congestionare i quartieri dove saranno realizzati, rendendoli anzi più attrattivi».
«Ringrazio tutto il Consiglio Comunale di Palermo - dichiara l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta - che, dopo un accurato, proficuo e condiviso lavoro di approfondimento e revisione in seno alla II Commissione consiliare “urbanistica e mobilità”, ha approvato definitivamente questa importantissima variante urbanistica che permetterà di estendere e rendere pienamente efficiente la rete tranviaria di Palermo per offrire un ampio ed efficace trasporto pubblico locale di massa che consenta di ridurre il traffico veicolare privato e restituire spazio alla vivibilità delle persone».
L'assessore sottolinea anche che questa delibera «con unanime condivisione, stabilisce e prescrive all’appaltatore che insieme ai lavori ferroviari vengano realizzate tutte le opere di rigenerazione urbana connesse in modo che il tram non solo trasporti meglio le persone ma porti migliore qualità dello spazio pubblico attraversato, realizzando ciclovie, nuovi marciapiedi, e soprattutto aumentando le aree vegetali e le alberature nell’ambito di un vero e proprio progetto di rigenerazione climatica».
Per il sindaco Roberto Lagalla: «Il completamento del sistema tram è una priorità di questa amministrazione. Dal nostro insediamento abbiamo lavorato con gli uffici, con la Regione Siciliana e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con il Ministero dell’Economia e Finanze per aumentare la dotazione finanziaria necessaria al completamento della rete del tram, per rimodulare i tempi di esecuzione dei lavori in modo da non perdere i finanziamenti già ottenuti e per risolvere le criticità che abbiamo riscontrato nel progetto complessivo e nelle impostazioni urbanistiche delle singole tratte. Continueremo l’azione per il reperimento di tutte le risorse necessarie al completamento del sistema tranviario».
«Il progetto per le nuove linee del tram di Palermo diventa, passo dopo passo, sempre più realtà. In attesa che il Ministero dei Trasporti rinnovi il termine per l'uso dei fondi previsti, pari a oltre 500 milioni di euro, il Comune si farà trovare con le carte pronte per procedere alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dei lavori che cambieranno il volto di questa città, privilegiando il collegamento delle grandi periferie», dichiara il presidente della commissione Urbanistica, Antonio Rini.
Al palo i lavori della linea C
Nel frattempo, slitta ancora l'avvio dei cantieri per la realizzazione della nuova linea C, ossia quella che collega i poli universitari con la stazione centrale e che dallo svincolo Calatafimi passa da via Ernesto Basile, cambiando completamente il volto di quest'ultima. Opera già appaltata e pronta (in teoria) a partire.
Come abbiamo spiegato in un nostro approfondimento, i lavori sarebbero dovuti partire a settembre 2024. Poi un susseguirsi di date e continui slittamenti: novembre 2024, febbraio 2025 e infine aprile 2025. Ad oggi però i lavori restano fermi al palo perché come ha spiegato a Balarm il Rup del progetto, l'architetto Alessandro Augello, si attende il nulla osta del Ministero, passaggio necessario per sbloccare l'opera. Parere che dovrebbe arrivare la prossima settimana.
Se così fosse, ha detto Augello a Balarm: «I lavori potrebbero iniziare tra fine maggio e giugno 2025. Ma si tratta di una data ancora ipotetica e sulla quale non è possibile sbilanciarci».
Le 4 nuove linee e le priorità
Un passaggio burocratico che dà il via libera definitivo alle quattro tratte: la linea D, che collega la fermata metro di Orléans con Bonagia, prolungando l'attuale linea 3; la linea E, da viale Croce Rossa a Mondello (che passa dallo Zen); la linea F, che da via Duca della Verdura arriva alla stazione centrale e la linea G che arriva a Sferracavallo.
A essere approvate in sala di 15 "piccole" varianti urbanistiche necessarie per il passaggio delle linee tranviarie. Si tratta di un pacchetto di opere che riguardano non solo la realizzazione di binari, fermate e di tutti gli impianti necessari, ma anche di interventi collaterali di rigenerazione urbana, come piste ciclabili e aree verdi.
Come già definito nella prima approvazione avvenuta a dicembre scorso, l'amministrazione, in funzione delle risorse disponibili, ha scelto di dare priorità alla periferie. Una decisione che si traduce in un primo cronoprogramma, che prevede di privilegiare la linea D, ossia quella che connette Bonagia con la stazione, nell'ambito della quale è prevista la costruzione di un nuovo ponte sull'Oreto; così pure una porzione della linea E (Croce-Rossa/Mondello), ossia quella che passa dallo Zen, in modo da collegare così uno dei quartieri più periferici della città col centro.
«In funzione delle risorse disponibili - si legge in una nota dell'assessorato comunale alla Mobilità sostenibile - il Consiglio Comunale ha anche definito le priorità di esecuzione in modo che la rete tranviaria serva i grandi quartieri periferici sia per connetterli con le aree centrali dei servizi sia per renderli potenzialmente attrattivi per la localizzazione di nuove funzioni rigenerative e considerata.
Pertanto, si privilegerà una porzione della Tratta E che permette il collegamento tra il centro città e lo Zene la Tratta D che connette Bonagia alla Stazione Centrale. In particolare per questa tratta sarà cruciale la realizzazione di un quarto ponte sul Fiume Oreto sia per distribuire meglio i flussi sia per aumentare i profili di sicurezza della città in caso di eventi emergenziali.
Una volta completate le approvazioni ambientali - continua la nota - la rimodoluzione delle priorità potrà essere sottoposta al Ministero prima di procedere alla gara. La realizzazione delle nuove linee del tram, senza barriere e catenarie, è parte di una diversa idea di città non solo perché si renderanno più equamente accessibili i quartieri periferici, ma anche perché lungo queste linee di mobilità sostenibile si potranno localizzare i nuovi grandi servizi di cui Palermo ha bisogno, senza congestionare i quartieri dove saranno realizzati, rendendoli anzi più attrattivi».
«Ringrazio tutto il Consiglio Comunale di Palermo - dichiara l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta - che, dopo un accurato, proficuo e condiviso lavoro di approfondimento e revisione in seno alla II Commissione consiliare “urbanistica e mobilità”, ha approvato definitivamente questa importantissima variante urbanistica che permetterà di estendere e rendere pienamente efficiente la rete tranviaria di Palermo per offrire un ampio ed efficace trasporto pubblico locale di massa che consenta di ridurre il traffico veicolare privato e restituire spazio alla vivibilità delle persone».
L'assessore sottolinea anche che questa delibera «con unanime condivisione, stabilisce e prescrive all’appaltatore che insieme ai lavori ferroviari vengano realizzate tutte le opere di rigenerazione urbana connesse in modo che il tram non solo trasporti meglio le persone ma porti migliore qualità dello spazio pubblico attraversato, realizzando ciclovie, nuovi marciapiedi, e soprattutto aumentando le aree vegetali e le alberature nell’ambito di un vero e proprio progetto di rigenerazione climatica».
Per il sindaco Roberto Lagalla: «Il completamento del sistema tram è una priorità di questa amministrazione. Dal nostro insediamento abbiamo lavorato con gli uffici, con la Regione Siciliana e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con il Ministero dell’Economia e Finanze per aumentare la dotazione finanziaria necessaria al completamento della rete del tram, per rimodulare i tempi di esecuzione dei lavori in modo da non perdere i finanziamenti già ottenuti e per risolvere le criticità che abbiamo riscontrato nel progetto complessivo e nelle impostazioni urbanistiche delle singole tratte. Continueremo l’azione per il reperimento di tutte le risorse necessarie al completamento del sistema tranviario».
«Il progetto per le nuove linee del tram di Palermo diventa, passo dopo passo, sempre più realtà. In attesa che il Ministero dei Trasporti rinnovi il termine per l'uso dei fondi previsti, pari a oltre 500 milioni di euro, il Comune si farà trovare con le carte pronte per procedere alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dei lavori che cambieranno il volto di questa città, privilegiando il collegamento delle grandi periferie», dichiara il presidente della commissione Urbanistica, Antonio Rini.
Al palo i lavori della linea C
Nel frattempo, slitta ancora l'avvio dei cantieri per la realizzazione della nuova linea C, ossia quella che collega i poli universitari con la stazione centrale e che dallo svincolo Calatafimi passa da via Ernesto Basile, cambiando completamente il volto di quest'ultima. Opera già appaltata e pronta (in teoria) a partire.
Come abbiamo spiegato in un nostro approfondimento, i lavori sarebbero dovuti partire a settembre 2024. Poi un susseguirsi di date e continui slittamenti: novembre 2024, febbraio 2025 e infine aprile 2025. Ad oggi però i lavori restano fermi al palo perché come ha spiegato a Balarm il Rup del progetto, l'architetto Alessandro Augello, si attende il nulla osta del Ministero, passaggio necessario per sbloccare l'opera. Parere che dovrebbe arrivare la prossima settimana.
Se così fosse, ha detto Augello a Balarm: «I lavori potrebbero iniziare tra fine maggio e giugno 2025. Ma si tratta di una data ancora ipotetica e sulla quale non è possibile sbilanciarci».
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