CRONACA
Nuovi interventi sul fiume Oreto, ma non basta: i lavori (e il progetto dimenticato)
Il torrente sarà oggetto di imminenti lavori. In passato doveva essere destinato a progetti molto più grandi, andati in fumo. Come stanno oggi le cose
Condizione attuale del fiume Oreto
Si tratta di un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria, dal costo di 260mila euro, nato dalla convenzione fra l'autorità di bacino della Regione e il Comune di Palermo, che si farà carico della realizzazione dei lavori.
Il disegno copre un tratto di 570 metri, compresi tra il ponte di via Messina Marine e quello di Corso dei Mille. Lo scopo degli interventi quello di trovare una soluzione al problema sia dal punto di vista della pubblica sicurezza che del decoro.
Verrà rimossa la vegetazione che negli anni si è accumulata, si tratta di canneti ma anche di una vegetazione sedimentosa che ha infestato tutta la zona. Poi sarà necessario rimuovere tutta una serie di rifiuti che non sono stati ancora classificati.
La fitta vegetazione e la troppa immondizia al momento ostruiscono il normale deflusso delle acque divenendo un potenziale pericolo per la pubblica incolumità.
Nel 2023, come avevamo spiegato in un nostro articolo, c'era in cantiere un grossissimo progetto, dal valore di 54 milioni di euro, che aveva come protagonista il fiume Oreto.
Il disegno faceva parte dei 4 progetti, finanziati dal Pnrr, che avevano lo scopo di riqualificare tutta la costa Sud di Palermo.
Fra gli interventi più importanti previsti all'interno del programma: un grande parco verde, dei punti di ristoro e delle aree dedicate ai più piccoli e agli amanti dello sport, realizzati nei pressi della foce del canale.
Sembrava diventare reale per Palermo il sogno di riavere fra le mani uno dei propri luoghi del cuore. Una nuovissima e vasta area verde dove fare lunghe passeggiate, sostare, consumare un pic-nic e allenarsi. Ma come molti sogni pure questo è andato in frantumi (almeno per il momento).
54 milioni di euro andati in fumo in seguito all'abolizione delle Zes (Zone Economiche Speciale), l'ente che era stato disposto per coordinare i progetti del PNRR nella Sicilia occidentale. Ciò ha causato non solo diversi ritardi, ma anche la perdita di tantissimi fondi, come questi.
Per il momento ci dobbiamo purtroppo accontentare di questi piccoli lavori "tampone", ma tutta Palermo aspetta da ormai 20 anni la riqualificazione complessiva di una delle oasi più importanti, ma lasciate al degrado, di tutto il capoluogo.
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