STORIE
Non solo miele e pappa reale: il "re delle api" di Marsala usa anche il loro veleno
Sono in tanti a sostenere che il mondo della api sia un universo perfetto che riserva sorprese incredibili. Andrea Licari, 43enne di Marsala, ha fatto ancora di più
Andrea Licari, l'apicoltore di Marsala
Ha 43 anni, è di Marsala ed è un informatico, Andrea. Nel 2008 arriva la diagnosi di sclerosi multipla.
Comincia a seguire tutti i protocolli previsti per la sua patologia, comincia a studiarla, consulta migliaia di siti, blog e forum e così viene a conoscenza dell’apiterapia: grazie alle api, cioè, si può trovare beneficio per alcuni dei dolori che la malattia causa o per alcuni degli effetti collaterali degli immunosoppressori che costituiscono le terapie.
«Il veleno delle api oltre ad abbassare notevolmente il mio stato di infiammazione del corpo, dà sollievo per i problemi legati ai crampi e ai formicolii molto fastidiosi, all’irrigidimento muscolare», spiega Andrea. Così oltre a occuparsi di informatica, Andrea ormai da anni si occupa di apicoltura a un livello tale da essere definito da più parti il “signore delle api”.
Il primo a introdurlo al mondo dell'apicoltura è stato Nino Bebba, poi nel 2010 ha conosciuto uno dei massimi esperti in Sicilia, Carlo Amodeo, e si è innamorato dell'ape nera sicula.
Nel 2014 è diventato esperto apistico, ha organizzato a Palermo il primo corso per professionisti nel sud Italia sul veleno d'api e fa parte del progetto di reintroduzione e di conservazione della nobile sottospecie con l'Associazione Allevatori Apis mellifera siciliana. Oggi ha dieci alveolari e produce dal miele alla pappa reale, dalla cera alla propoli fino al preziosissimo veleno.
«Ho scoperto che 1,5 milligrammi di questa sostanza contengono 78 principi attivi riconosciuti dalla comunità scientifica. E di questi 5 interessano chi ha una patologia neurodegenerativa, - continua Andrea. - Ho trovato il modo di poter prelevare il veleno delle api senza dare loro fastidio, senza arrecare loro nessun danno».
«In tutti questi anni con la mia esperienza diretta sul campo ho imparato a trovare tutte le soluzioni ideali per chi con la sedia a rotelle come me si vuole avvicinare a questo mondo».
Da qui nasce il suo sogno di realizzare il primo apiario didattico socio-inclusivo, iperaccessibile e senza nessuna barriera e con un’area interamente dedicata all’apiterapia a 360 gradi, nella sua città, in collaborazione con Anffas Marsala.
Hanno già individuato il terreno in cui sorgerà e hanno avviato una campagna di crowdfunding per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del progetto.
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